Riassunto analitico
Il presente lavoro tratta della convenzione di Vienna sui contratti per la vendita internazionale di beni mobili la quale rappresenta uno dei trattati internazionali con adozione a livello mondiale ( oltre 90 Stati aderenti). Nella prima parte è stata svolta un’analisi sulla grande varietà di legislazioni e norme e l’elevato numero di rapporti internazionali che hanno portato a un necessario processo di unificazione delle norme sul diritto commerciale internazionale in modo da permettere scambi più equi e veloci. Questa necessità ha portato le Nazioni Unite a creare dei gruppi di lavoro per la stesura di un testo che regolarizzasse le transazioni internazionali. La stesura del testo definitivo è avvenuta attraverso una serie di incontri annuali durante il quale si è discusso sulle condizioni da regolamentare e infine punti di incontro tra i diversi sistemi giuridici sono stati raggiunti. Grazie alla presenza di rappresentanti dei vari Paesi la CISG contiene principi provenienti da diversi modelli giuridici per assicurare equità e oggettività. Il testo ufficiale della convenzione, adottato in via definitiva nell’assemblea diplomatica tenutasi a Vienna nel 1980. Lo studio, successivamente, esemplifica la struttura della Convenzione che si divide in 4 parti con un numero totale di 101 articoli: la prima parte contiene i principi generali della convenzione e l’ambito di applicazione. La seconda e la terza parte regolano la formazione del contratto definendo i beni regolamentati, i criteri per la determinazione delle condizioni contrattuali relative a prezzo, quantità, l’offerta e l’accettazione, le obbligazioni delle parti (venditore e acquirente). L’ultima parte della convenzione contiene le disposizioni finali o clausole finali in cui sono definite le norme relative all’amministrazione del trattato e le possibili dichiarazioni che modificano l’applicazione della stessa. Il lavoro svolto si concentra su una delle dichiarazioni più discusse e diffuse è relativa alla forma scritta del contratto (Articolo 96 CISG) il quale prevede la possibilità per gli Stati, cui ordinamento prevede la forma scritta, di non applicare l’art 11 CISG. L’Articolo 11, infatti, sancisce la libertà di forma del contratto, ammettendo tra le altre anche la forma orale e di testimonianza. La Russia è uno dei Stati che ha ratificato la Convenzione con la dichiarazione a norma dell’articolo 96 CISG. Il codice civile russo, infatti, prevede (Articolo 160) la forma scritta obbligatoria per i contratti in cui le parti abbiano stabilito come requisito un accordo scritto. Un excursus storico-legislativo sulla situazione russa è stato svolto per comprendere meglio come il Paese sovietico sia arrivato a questa dichiarazione. Il lavoro prosegue con l’analisi relativa all’applicazione dell’art 96 e 12 CISG in Russia. A tal proposito emerge la sentenza N 107/2002 emessa dal Tribunale di Arbitrato Commerciale Internazionale della Camera del Commercio e dell’Industria russa il 16 Febbraio 2004. Nello specifico, l’acquirente, un’organizzazione degli Stati Uniti, non ha accettato i beni accordati con il venditore, un’organizzazione russa, in quanto quest’ultimo non aveva provveduto alla spedizione, in via preventiva, dei beni da testare. Il contratto concluso tra le parti conteneva, tuttavia, una clausola secondo cui qualsiasi modifica delle condizioni contrattuali doveva avvenire mediante accordo scritto, al quale, invece, non ha provveduto l’acquirente. In virtù della clausola e della CISG il requisito scritto diviene obbligatorio con la conseguente applicazione dell’articolo 96. Alla luce di ciò, è stato riconosciuto il reclamo del venditore e la richiesta di risarcimento dei danni e del pagamento delle merci non accettate da parte dell’acquirente.
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Abstract
The present work deals with Vienna Convention on contracts for International sale of goods, also known as CISG, is one of most accepted treaty in the World, with more than 90 contracting States. The increasing number of international transactions and the high variety in legislations and legal systems lead to the need of the unification of law in international transaction in order to have more flexibility. For this reason United Nations established working groups who worked on a text ruling the international sales of goods. The drafting work was organized through annual meeting during which representatives of different legal systems were present. They discussed which conditions should be regulated by the Convention and the made some compromises in order to allow the adoption by every Country in the World. The outline of these meetings was a draft in which civil law, common law, German law etc. were mixed in order to have a objective and equal provisions. As consequence, CISG contains principles coming from different legal background. The official text of CISG was accepted in 1890 during the diplomatic convention held in Vienna.
Lately the work analyses the CISG’s structure which is divided into four parts. The first one deals with general provisions and establishes the field of application of Convention. The second and the third parts rule the formation of contract defining goods covered by CISG, the price, quantity and the criteria to determine them. Moreover these sections define the offer and the acceptance enumerating rights and obligations of the parties (buyer and seller). The last part of CISG gives final provision including reservations that change the application of the convention for those States who make a declaration.
The core of the study is one the reservation on the formal requirement for contracts ruled by the Article 96 that is one of the most discussed during the drafting work. The reservation under article 96 can be declared by States whose legislation requires the written form for international sales contracts. Russian Federation made a declaration for the formal requirement since article 160 of the Russian Civil Code obliges parties to establish the written form as the mandatory form for their contracts.
In the second part of study an historical and legal excursus is made in order to delimitate the context that lead Russian Federation to the declaration under Article 96 CISG. Finally, the work demonstrates how article 96 and article 12 CISG are applied in Russian proceedings. An arbitral proceeding (No 107/2002), held by Tribunal of International Commercial Arbitration of the Russian Chamber of Commerce and Industry, has been analysed in order to understand how judges reached the final decision. The object of the arbitral award was a contract of 21 June 2000 between a Russian organization (seller) and a USA organization (buyer), both of which are contracting States. The seller did not accept the agreed goods because the buyer did not send a preliminary goods in order to test them before the acceptance. In the contract there were a clause according to which any modifications to the contracts had to be made through a written agreement. Therefore, since Russian Federation make the declaration under article 96, CISG is applicable and there is in the contract the aforementioned clause, judges accepted the seller’s claim for the reimbursement of damages and the payment of goods.
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