Riassunto analitico
In questa tesi, viene trattato il tema del femminicidio tramite una struttura basata su 5 punti fondamentali, ciascuno dei quali costituente un capitolo specifico. In particolare come primo aspetto, vi è la questione della violenza di genere di cui si evidenzia non solo la natura bidirezionale, e quindi l’errata convinzione che l’aggressività debba essere concepita come perpetrata esclusivamente da parte di un uomo contro una donna, ma anche i due pilastri che la portano a scatenarsi prevalentemente nei confronti di un soggetto femminile ovvero l’emancipazione di quest’ultimo e il patriarcato. Il tutto riportando inoltre anche l’origine storica dell’espressione stessa di “violenza di genere”. Successivamente nel secondo capitolo si affronta il fenomeno del femminicidio considerandone innanzitutto il contesto in cui questo si sviluppa ossia prevalentemente l’ambito familiare, ed in seguito il contributo dato da personaggi quali la Walker e la Caputi per quanto riguarda il riconoscimento a livello pubblico di una realtà che fino a quel momento si è sempre preferito confinare al solo ambito domestico, e la Lagarde per quanto concerne invece la nascita del termine stesso “femminicidio”. Chiarita questa ripartizione dei meriti, si procede analizzando le caratteristiche del femminicidio dal punto di vista dei suoi autori, i quali risultano essere quasi sempre uomini con l’obiettivo di avere e mantenere una posizione di dominio nella relazione sulla base di motivazioni quali la convinzione circa una naturale correlazione tra l’essere maschile e l’aggressività, la cultura e la mentalità misogena, i cui classici stereotipi e luoghi comuni che ne derivano permeano ancora sia buona parte degli ambiti della società sia il modo di agire e di educare tanto le vecchie quanto le nuove generazioni, la gelosia, l’arrivo di un figlio che priva il maltrattante delle continue attenzioni della partner, e per concludere la presenza di un possibile disturbo mentale. Gli ultimi punti toccati riguardano poi l’analisi del cosiddetto ciclo della violenza e delle forme principali che quest’ultima può assumere. Oggetto del terzo capitolo invece risultano essere da un lato l’autore e la sua vittima, e dall'altro la relazione maltrattante che essi instaurano l’uno con l’altra. In particolare, partendo dai protagonisti di un femminicidio, si evidenziano le classificazioni principali con cui vengono identificati i diversi offender unitamente alla convinzione sempre più condivisa che alla base della loro violenza vi sia un rapporto squilibrato con la madre durante l’infanzia che, una volta adulti, li porta a ricercare nella compagna quelle attenzioni che sono state negate loro all'epoca. Stessa importanza viene poi dedicata anche al ruolo della vittima, alla sua psicologia, e alle conseguenze provocate dall'abuso subito, quest’ultimo inoltre a sua volta analizzato nel sue diverse tipologie e caratteristiche. Infine per concludere, nel quarto capitolo sono riportati quegli interventi legislativi, sia italiani che stranieri, e sociali, quali centri anti violenza e case rifugio per esempio, attuati a favore delle donne vittime di abuso, mentre nel quinto si evidenzia la necessità di compiere un’attività di recupero e rieducazione dell’autore tanto di maltrattamenti quanto di femminicidio cercando di sottolinearne le ragioni.
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Abstract
In this thisis, the theme of femicide is addressed through a structure based on 5 fundamental points, each of which constitutes a specific chapter. In particular, as a first aspect, there is the issue of gender violence of which it’s highlighted not only its bidirectional nature, and therefore the mistaken belief that aggression should be conceived as perpetrated exclusively by a man against a woman, but also the two pillars that lead it to unleash itself mainly against a female subject that is the emancipation of the latter and the patriarchy. All this also shows the historical origin of the expression itself of “gender violence”.
Later in the second chapter it’s dealed with the phenomenon of femicide considering firstly the context in which this is developed id est mainly the family environment, and then the contribution made by characters such as Walker and Caputi for regarding the public recognition of a reality that until then has always preferred to confine itself to the domestic sphere, and on the other hand Lagarde with regard to the birth of the term “femicide”. Clarified this distribution of merits, it’s proceeded by analyzing the characteristics of femicide from the point of view of its authors, who are almost always men with the aim of having and maintaining a position of dominance in the relationship on the basis of motivations such as belief about a natural correlation between male being and aggression, culture and misogynistic mentality, whose classic stereotypes and common places that result from it still permeate much of the scope of society and the way of acting and educating both the old and new generations, jealousy, the arrival of a child who deprives the abuser of his partner’s constant attentions, and to conclude the presence of a possible mental disorder. The last points touched on are the analysis of the so-called cycle of violence and the main forms that the latter can take.
On the one hand, the subject of the third chapter, is the author and his victim, and on the other the abusive relationship that they establish with each other. In particular, starting from the protagonists of a femicide, it’s highlighted the main classifications with which the different offenders are identified along with the increasingly shared belief that the basis of their violence is an unbalanced relationship with the mother during the childhood that, once adults, leads them to seek in the companion those attentions that were denied them at the time. The same importance is also dedicated to the role of the victim, her psychology, and the conseguences of the abuse suffered, the latter also analyzed in its different types and characteristics.
Finally to conclude, in the fourth chapter are reported those Italian and foreign legislative interventions, and social, such as anti-violence centres and shelters for example, implemented in favor of women victims of abuse, while in the fifth it’s highlighted the need to carry out a recovery and reeducation activity of the author both of mistreatment and of femicide trying to underlined the reasons.
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