Riassunto analitico
Il torpore sintetico (TS) è una condizione che presenta caratteristiche simili a quelle del torpore naturale e può essere indotta sperimentalmente in animali non ibernanti tramite un approccio farmacologico. Tuttavia, poiché in studi condotti in precedenza è stata evidenziata la presenza di un importante grado di iperfosforilazione della proteina Tau neuronale sia durante il torpore naturale, sia durante quello sintetico, e dato che la fosforilazione di questa proteina è un reperto comune anche in alcune malattie neurodegenerative, sono necessarie ulteriori indagini per valutare il grado di reversibilità del fenomeno e quindi la sicurezza di tale procedura. Pertanto, nel presente studio è stata valutata, attraverso un approccio quantitativo, la dinamica del processo di reversibilità dell’iperfosfroilazione della proteina Tau in un modello murino di TS ottenuto tramite l’inibizione farmacologica del nucleo Raphe Pallidus. L’espressione di AT8 (proteina Tau fosforilata) e di Tau-1 (proteina Tau non fosforilata) in 19 aree cerebrali sono state misurate mediante immunofluorescenza in quattro gruppi sperimentali (controllo normotermico; nadir ipotermico; due gruppi di recupero, rispettivamente dopo 3 e 6 ore dal ritorno alla normotermia). Durante il TS si è osservato un aumento dei livelli di AT8 e una concomitante diminuzione di Tau-1. Nel successivo periodo di recupero, i livelli di AT8 sono tornati ai valori del controllo, mentre quelli di Tau-1, pur aumentando durante il recupero, non hanno raggiunto i livelli degli animali normotermici. Questo andamento è stato confermato dall’Indice di defosforilazione basato sul rapporto Tau-1/AT8, che, nel periodo di recupero, è rimasto significativamente più basso rispetto al controllo. Questi dati confermano la presenza di un processo di iperfosforilazione reversibile della Tau dopo TS, ma mostrano che, apparentemente, la defosforilazione non si completa entro la sesta ora del recupero. Inoltre, poiché nella patogenesi delle Taupatie sembrano essere coinvolti anche meccanismi ascrivibili a fenomeni di neuroinfiammazione, è stata valutata, nei quattro gruppi sperimentali, l’attivazione della microglia a livello dell’ippocampo e della corteccia parietale. I risultati hanno mostrato una transiente attivazione delle cellule gliali nelle prime ore di recupero dal TS, che poi si risolve nelle ore successive. In futuro, la possibilità di indurre questo stato ipotermico e ipometabolico anche nell’uomo risulterebbe molto utile, sia in ambito medico, soprattutto nella gestione di eventi ischemici acuti, sia in altri ambiti, come quello inerente ai viaggi spaziali.
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