Riassunto analitico
Questo elaborato tratta il tema del Made in Italy agroalimentare e cerca di identificare le azioni che le aziende italiane devono mettere in pratica per avere successo nel mercato cinese. Il primo capitolo presenta le caratteristiche principali del Made in Italy: comincia con una piccola introduzione per poi passare a descrivere i Distretti Industriali italiani, modello produttivo tipico dell’economia italiana. Prosegue con una breve panoramica sulle specializzazioni produttive italiane, ovvero le 4A del Made in Italy: automazione, arredo, abbigliamento ed agroalimentare; quest’ultimo comparto viene approfondito analizzandone le caratteristiche ed i numeri che lo hanno caratterizzato negli ultimi anni. Infine parla del design e del turismo, componenti fondamentali per il successo del nostro mercato. Il secondo capitolo si concentra sul Made in Italy nel mercato cinese: parte con la descrizione dell’economia cinese sottolineando come, insieme alla società, stia cambiando negli ultimi anni, per poi analizzare l’interscambio commerciale italo-cinese e i numeri dell’export agroalimentare italiano in Cina. Tratta poi i fattori che possono ostacolare o comunque rendere più complesso l’ulteriore sviluppo di questo settore nel mercato cinese, per concludere con un elenco dei prodotti agroalimentari italiani più famosi e consumati in Cina. Il terzo capitolo poi, affronta le possibili modalità di ingresso delle aziende italiane nel mercato cinese. Partendo dalle strategie di approccio indiretto, quali export e consorzio, si passa all’approccio diretto nelle forme della Joint Venture e del WFOE, ed infine all’investimento diretto nelle modalità dell’Ufficio di Rappresentanza, del FICE e del franchising. Infine si concentra sul ritardo che il Sistema Italia presenta rispetto ad altri paesi, nello sfruttamento delle potenzialità del mercato cinese. Il quarto capitolo definisce ciò che le imprese e lo Stato devono mettere in pratica affinché le aziende possano avere successo nel mercato cinese. Per cominciare, si focalizza sugli attori istituzionali e sugli strumenti fondamentali per la promozione del Made in Italy in Cina. Definisce poi quello che le aziende agroalimentari italiane devono fare per avere successo: in particolare risulta necessario identificare su quale canale distributivo farsi trovare, sia esso la Grande Distribuzione Organizzata, l’Ho.Re.Ca, l’e-commerce o più di uno tra questi, come farsi trovare e come lasciare il segno, per avere così un influenza maggiore sul consumatore cinese. Il quinto capitolo analizza il fenomeno della tutela del Made in Italy, essendo il nostro paese il secondo al mondo, dopo gli Stati Uniti, più interessato dal fenomeno dell’imitazione. Dopo avere identificato le minacce principali ai nostri prodotti, nella forma della contraffazione e dell’Italian Sounding, vengono elencate le dimensioni e i numeri di questo problema. Passa poi alle azioni che l’Italia e le aziende possono mettere in pratica per difendere i propri prodotti dalla concorrenza sleale, per concludere infine con un breve focus sulle iniziative e sui progressi messi in pratica in seguito alla collaborazione italo-cinese. Al termine di questo percorso è possibile dire che se il sistema economico italiano, costituito da piccole e medie imprese ed istituzioni, sarà in grado di coordinarsi e presentare i propri prodotti come italiani potrà attirare un numero sempre maggiore di consumatori e conquistare la Cina.
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Abstract
This composition is about Agri-food Made in Italy and attempts to identify the actions that Italian companies must to put in practice to have success in Chinese marketplace.
The first chapter presents the most important features of Made in Italy: it starts with a short introduction and then it describes Italian industrial districts, that are a typical productive model of Italian’s economy. It continues with a small overview about Italian’s production specializations, it means the 4A of Made in Italy: automation, furniture, clothing and agriculture; the last one is examined with features and facts about the last years. Finally, I show two fundamental components of our marketplace: design and tourism.
The second chapter it’s about Made in Italy in China’s marketplace: I describe Chinese economy to show that in the last years it is in change, then I analyze Italian-Chinese interchange and some statistics about Italian export in China. To conclude I present the factors that can to impede the development of this sector and some agri-food products that are most used in China.
In the third chapter I introduce the entry mode that Italian companies used in China. The first is indirect approach strategy, for example export and consortium, the second is direct approach strategy like Joint Venture and WFOE; then I describe the direct investment strategy like representative office, FICE and franchising. Lastly, I discuss about Italian delay to exploit the potential of Chinese marketplace.
The fourth chapter is about marketing actions that Italian companies used to have success in Chinese marketplace. I present the institutional actors and the most important instruments to promote Made in Italy in China; after that I define what Italian companies have to do, to have an influence on Chinese consumer: for example, is important identify in which distribution channel to be found, like big organized distribution, Ho.Re.Ca and e-commerce.
The last chapter analyze the protection if Made in Italy, because our country is the second in the world to be imitated. I show the most important threats to our products like, Italian Sounding and forgery; then I list the actions that Italy can to do to protect his products from disloyal competition. I conclude with a little focus on venture born of China and Italy collaboration, to defend our products.
At the end of this thesis we can said that Italian economic system, composed by small and medium companies, can attract a lot of consumers if it will be able to coordinate and present its product like an Italian product.
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