Riassunto analitico
Il presente lavoro prende in esame il fenomeno della subfornitura industriale, una prassi commerciale secondo la quale un'impresa detta subfornitore, realizza prodotti o presta servizi per conto di un'altra impresa, detta committente, che spesso fornisce materiali da lavorare e comunque impartisce specifiche direttive tecniche. Sebbene tale pratica stia prendendo sempre più piede sia a livello locale che internazionale come mezzo di decentramento produttivo, essa rimane ancora piuttosto atipica e scarsamente regolamentata; tuttavia in Italia essa è stata regolamentata dalla legge del 18 giugno 1998, n. 192 sulla Disciplina della subfornitura nelle attività produttive, la quale detta in particolare alcune disposizioni a tutela del contraente debole, ovvero il subfornitore, che in genere si trova in una posizione economicamente più sfavorevole, come il divieto di abuso di dipendenza economica e il termine massimo per i pagamenti. Oltre a ciò, la legge definisce le caratteristiche e le tipologie di subfornitura industriale, tra cui ricadono anche la fattispecie del contratto O.E.M., Original Equipment Manufacturer, che ha per oggetto la fornitura di prodotti completi, di regola concepiti e progettati dal venditore, che il committente poi inserirà nella propria gamma di prodotti e presenterà al mercato con il proprio marchio, nonché la fattispecie del contratto O.D.M., Original Design Manufacturer, in cui il subfornitore si occupa anche del design del prodotto. In un secondo momento il lavoro verte sulla subfornitura in ambito internazionale, con particolare riguardo alla risoluzione delle eventuali controversie che potrebbero sorgere tra le parti di un contratto internazionale di subfornitura. Nonostante non esista una disciplina internazionale uniforme riguardante la subfornitura, alcuni aspetti di tale rapporto ricadono nella disciplina della Convenzione di Vienna del 1980 sulla Vendita internazionale di beni mobili, che tuttavia risulta insufficiente alla regolamentazione completa della subfornitura in ambito internazionale; di conseguenza risulta di fondamentale importanza la redazione di un documento contrattuale esaustivo. Infine l’elaborato si concentra sugli aspetti linguistici e traduttivi del genere testuale giuridico e in special modo contrattuale grazie all’analisi tramite il software Antconc 3.2.4 di un contratto OEM in lingua inglese, di cui viene anche presentata una proposta di traduzione in italiano, e di un piccolo corpus di contratti italiani di subfornitura, mettendo in luce quali mezzi linguistici e retorici vengano utilizzati nelle due lingue per esprimere la funzione comunicativa dei contratti prestando particolare attenzione all’uso dei verbi modali. Tale analisi linguistica è infatti fondamentale per la traduzione di un testo giuridico, in quanto per poter produrre una traduzione adeguata al contesto di arrivo, come teorizzato dalla corrente dalla Skopostheorie, è necessario conoscere ed adeguarsi alle convenzioni linguistiche e generiche del testo nella lingua di arrivo.
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Abstract
This paper aims to analyse industrial subcontracting, a commercial practice according to which an enterprise, called main contractor, entrusts another enterprise, called subcontractor, with the production of components or parts of some products or with the provision of some services according to the main contractor’s technical and commercial specifications. Although industrial subcontracting is becoming an increasingly important way to delocalise production, it still lacks formal regulation in many countries. In Italy however, industrial subcontracting is governed by the Italian law no. 192 of 18 June 1998, called “Disciplina della subfornitura nelle attività produttive (Regulation of subcontracting in productive activities). This law contains several provisions, such as the prohibition of abuse of economic dependence and the determination of a maximum term for the payment of subcontractors, which are aimed at protecting subcontractors, who are considered to be the weaker party of a subcontracting contract, because they usually are in a weaker economic position in comparison with the main contractor. Moreover, this law defines the characteristics and the various types of industrial subcontracting, among which there are also the O.E.M. (Original Equipment Manufacturer), a contract whose object is the supply of complete products that the main contractor will incorporate in its range of products and will distribute with its brand, and the O.D.M. (Original Design Manufacturer) where the supplier also takes cares of the design of the products. Furthermore, this dissertation deal with the solution of the controversies that could arise between the parties of an international industrial subcontracting. Although there is no uniform international regulation concerning industrial subcontracting, some aspects of this contract can be ruled by the United Nation Convention on Contracts for the International Sale of Goods, concluded in Vienna in 1980. However there are many peculiarities of subcontracting which are not covered by this convention, which is thus insufficient for a complete regulation of this commercial practice. Therefore it is vital to draw up a contract which is as self-regulatory and complete as possible.
In conclusion, the third chapter of this paper focuses on the linguistics characteristics of legal genres and specifically of contracts. With the help of Antconc 3.2.4, a concordance software, we carried out an analysis of a small corpus of Italian subcontracting contracts and of an OEM contract written in English and at the end of the work we presented a translation into Italian of the latter. This linguistic analysis, which allowed us to discover the linguistic and rhetorical means used in Italian and in English to express the communicative function of contracts focusing especially on the use of modal verbs, is of the utmost importance for the translation of a legal text, because in order to produce a translation adequate for the target context, as explained by the Skopostheorie, it is necessary to be aware of and to adapt to linguistic and generic conventions of the target language.
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