Riassunto analitico
In vista dei recenti cambiamenti istituzionali europei, l’ultimo dei quali ha riguardato la nascita dell’Unione bancaria europea, le banche centrali nazionali dell’Eurosistema condividono sempre più funzioni e poteri che prima della nascita della moneta unica, l’Euro, svolgevano in completa autonomia. La Banca d’Italia, quale parte integrante dell’Eurozona, sta pienamente prendendo parte a questo processo di cooperazione, anche grazie agli ultimi cambiamenti legislativi nazionali - un chiaro esempio è il d.l. n. 133/2013 - entrando, così, in una nuova fase storica. E’ questo uno dei motivi, congiuntamente al forte desiderio di dare risposte chiare e risolutive alle numerose critiche sulla natura pubblicistica/privatistica di Palazzo Koch, che ha suggerito il tema di ricerca di questo elaborato: natura e ruolo della Banca d’Italia. Nella prima parte se ne analizza, infatti, l’evoluzione storica nel contesto nazionale ed internazionale, nella seconda parte l’organizzazione strutturale, anche in relazione al panorama nazionale ed europeo in cui opera, cercando di porre la parola fine alle critiche sulla sua natura e, da ultimo, nella terza parte, si effettua un’analisi comparativa tra la banca centrale italiana e altri due istituti centrali che rivestono ruoli fondamentali nell’economia mondiale, il Federal Reserve System e la Bank of England. Ricorrendo a una metodologia sia tradizionale che moderna, da classici articoli di giornale ad articoli di preziose riviste scientifiche, da interviste semi strutturate, personali e telefoniche, ad articoli e documenti web, si giunge infine alla sorprendente constatazione che le preoccupazioni dei contribuenti dovrebbero essere rivolte non tanto alla natura, indubbiamente pubblicistica, dell’Istituto di via Nazionale bensì alla sua indipendenza dallo Stato e, nello specifico, dal Tesoro.
|