Riassunto analitico
Lo scopo di questa tesi è quello di dimostrare come le strategie linguistiche di diversi modelli di politeness e impoliteness vengono impiegati con il fine di realizzare “humour” e situazioni comiche in Fawlty Towers, una sitcom britannica degli anni ’70. La sitcom si sviluppa in un totale di dodici episodi, divisi in due serie costituite da sei episodi ciascuna. Si è quindi dimostrata essere un perfetto campo di ricerca, non solo per il suo intento umoristico, ma anche perché ha reso possibile studiare la sua completezza tenendo l’analisi limitata ai suoi dodici episodi. Questo studio attinge dal modello della politeness di Brown e Levinson (1987) e dal modello dell’impoliteness di Culpeper (1996), entrambe teorie basate sul concetto di face di Goffman (1967), in modo da fornire un punto di riferimento più completo per l’analisi. Queste teorie sono state applicate a dialoghi selezionati da ciascun episodio, disponibili nel copione pubblicato della serie, permettendo di esplorare quali strategie di politeness o impoliteness sono usate. L’analisi ha mostrato che: la positive politeness è usata specialmente da Sybil quando parla al telefono con la sua amica Audrey, la negative politeness è applicata specialmente da Basil quando prova ad adulare i suoi interlocutori, di solito i suoi clienti, la off record politeness è utilizzata prevalentemente da Basil o Sybil quando vogliono che l’altro faccia qualcosa, e la impoliteness in generale è usata principalmente da Basil, non solo con i suoi ospiti ma anche con sua moglie e con lo staff. La brillante combinazione di strategie di politeness e di impoliteness potrebbe essere stato uno dei fattori determinanti per il successo della sitcom. In particolare Basil, che alterna sempre face-threatening acts e face-saving acts, si è rivelato essere il personaggio principale a realizzare humour e a usare lo humour come ammortizzatore quando è necessario riparare la situazione. Fawlty Towers sembra essere una sitcom abbastanza accessibile anche per un audience non britannico perché anziché affidarsi completamente a conoscenze implicite condivise solo all’interno di un contesto britannico, lo “humour” ruota principalmente attorno a strategie linguistiche di politeness e impoliteness.
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Abstract
The aim of this thesis is to show how the linguistic realisations of different models of politeness and impoliteness are employed with the specific purpose of achieving humour and hilarious situations in Fawlty Towers, a popular British television sitcom of the Seventies. This sitcom is developed throughout a total of twelve episodes, divided into two series consisting of six episodes each. It has therefore proved to be a perfect field of research, not only for its humorous intent, but also since it has been possible to study its completeness while keeping the focus of the analysis limited to its twelve episodes. This study draws upon Brown and Levinson’s (1987) politeness framework and Culpeper’s (1996) impoliteness framework, which are both based on Goffman’s (1967) concept of face, in order to provide a more complete benchmark for the analysis.
These theories have been applied to selected dialogues of each episodes, which were available in the published scripts of the sitcom, making it possible to explore which politeness and impoliteness strategies were at play. The analysis has showed that: positive politeness is used especially by Sybil when speaking on the phone with her friend Audrey, negative politeness is implemented especially by Basil when trying to flatter his addresses, usually his customers, off record politeness is predominantly applied by Basil or Sybil when they want the other to do something, and impoliteness in general is mainly employed by Basil, not only towards his guests but also towards his wife and staff. The brilliant combination of politeness and impoliteness realizations might have been a crucial factor for the success of the series. Especially Basil, always shifting from face-threatening to face-saving acts, seems to be the main character to achieve humour and to use humour as a shock absorber when repair is needed. Fawlty Towers appears to be quite accessible even for non-British audiences because instead of relying completely on an implicit knowledge shared only within the British background, humour pivots mainly around realizations of politeness and impoliteness strategies.
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