Riassunto analitico
Il tirocinio si colloca nel contesto dell'economia circolare e dello sviluppo sostenibile e riguarda la valorizzazione di biomasse di scarto provenienti dalla filiera agroalimentare. Il progetto di ricerca nasce dall'esigenza di ridurre l'utilizzo, da parte del settore edilizio, di materie prime particolarmente impattanti dal punto di vista ambientale, in particolare gli aggregati grossolani. L'estrazione di questi, infatti, richiede la rimozione completa di tutta la vegetazione, del suolo superficiale e sottosuolo. Tale procedura comporta un enorme danno alla biodiversità, poiché gli habitat e la vegetazione vengono completamente distrutti. La sostituzione degli aggregati grossolani con materiali di scarto della filiera agro-alimentare permette da un lato di tamponare la produzione di rifiuti, dando loro nuova vita, dall'altro di svincolare il settore edilizio dall'utilizzo di materie prime dannose per il pianeta. È il principio cardine dell'economia circolare, sottolineato soprattutto dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: per avere un mondo più sostenibile è necessario che i rifiuti di qualcuno diventino risorse preziose per qualcun altro. Si è scelto di utilizzare i noccioli di alcuni frutti (pesca, prugna e albicocca) come bio-aggregati per la produzione di calcestruzzo a base di calce. Sono stati preparati diversi provini utilizzando diverse proporzioni tra i leganti selezionati (calce e cemento), al fine di valutare quale miscela fornisca le migliori performance. Inoltre, i noccioli sono stati caratterizzati sia dal punto di vista chimico, che dal punto di vista fisico. L'obiettivo è quello di correlare la composizione dei bio-aggregati con le proprietà del calcestruzzo ottenuto. La performance dei provini è stata valutata tramite test di resistenza meccanica e test fisici, come l'assorbimento d'acqua. Inoltre, i noccioli sono stati caratterizzati tramite tecniche analitiche strumentali, in particolare HPLC-MS e HS-SPME-GC-MS. Questo ci ha permesso di comprendere come valorizzare al meglio queste matrici lignocellulosiche di scarto.
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