Riassunto analitico
Il potere immaginifico del linguaggio di Shakespeare ha da sempre ispirato milioni di autori, che si sono cimentati in riscritture e adattamenti delle sue opere. Miniera di idee e spunti di riflessione su tematiche contemporanee, “La Tempesta” è probabilmente il dramma più rivisitato. Il presente elaborato si propone di analizzare Indigo di Marina Warner, Hag-seed di Margaret Atwood e This Island’s Mine di Philip Osment, tre riscritture della tragedia shakespeariana che recuperano quelle storie nascoste dietro le narrazioni dominanti, dando voce a personaggi silenziati dal canone occidentale. Il primo capitolo, di carattere teorico, presenta un breve inquadramento dei termini “appropriazione”, “adattamento” e “riscrittura”, per poi offrire una panoramica delle riscritture della Tempesta che si sono succedute nel corso dei secoli e che l’autrice Chantal Zabus, a partire dagli anni Sessanta, suddivide in tre grandi correnti contemporanee: postcoloniale, postpatriarcale e postmoderna. Il secondo capitolo si concentra sull’analisi della riscrittura di Marina Warner, che recupera il linguaggio della letteratura fantastica per sollecitare una riflessione sui processi di costruzione delle narrazioni dominanti, al fine di riparare le ingiustizie dell’epoca coloniale. L’autrice dà ampio spazio a personaggi femminili silenziati nell’originale, come Sycorax, Ariel e Miranda, le quali non vengono però mai raffigurate a tutto tondo per lasciare ampio spazio al non detto, scelta in linea con un approccio che non ha pretese di assolutezza e oggettività. Il terzo capitolo prende in esame Hag-seed di Margaret Atwood, focalizzandosi sul ruolo di personaggi femminili come Miranda ed Anne-Marie e, in particolar modo, sul potere terapeutico dell’arte nel processo di riscoperta di sé di Felix e nella riabilitazione dei carcerati del Fletcher Correctional Insititute, coinvolti nella messa in scena della tragedia shakespeariana. L’ultimo capitolo analizza la riscrittura di Philip Osment e l’impatto dell’abrogazione della Sezione 28 da parte del governo di Margaret Thatcher sulle minoranze etniche e sessuali. L’opera teatrale presenta una moltitudine di oppressi e oppressori, senza dichiarare un vincitore. Al contrario, mostrando il clima di intolleranza che pervade il Regno Unito, l’autore vuole spronare i cittadini emarginati dal sistema sociale invitandoli all’azione, favorendo, grazie all’operato del Gay Sweatshop Theatre, la creazione di comunità alternative in cui essi possano sentirsi liberi di esprimere la propria identità e rivendicare i loro diritti.
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Abstract
Over the years, the evocative power of Shakespeare’s language has inspired millions of authors who have taken on the challenging task to adapt his works to ever-changing times and readerships. Source of ideas and insights that stimulate reflections on contemporary topics, “The Tempest” is probably the Bard’s most revisited drama. This dissertation analyses Marina Warner’s "Indigo", Margaret Atwood’s "Hag-seed" and Philip Osment’s "This Island’s Mine", three Shakespearian rewritings that recover the hidden stories laying beneath legitimised narratives, thus voicing marginalised characters in Western canon.
the first chapter provides a theoretical framework of the terms “appropriation”, “adaptation” and “rewriting”, offering then an overview of the adaptations of "The Tempest" which, starting from the 1960s, have been inscribed by Chantal Zabus into three different movements: postcolonialism, postpatriarchy and postmodernism.
The second chapter focuses on Warner’s "Indigo", whose imaginative language combining facts and fiction stimulates a reflection on the construction processes of dominant discourses of representation, in order to denounce the injustices of colonialism and reconcile with a past which is directly connected to the author’s personal history. Besides, Warner restores female characters who were silenced in the original play, such as Sycorax, Ariel or Miranda. However, their partial characterization is coherent with the author’s refusal to reduce people to narratives about their life.
The third chapter analyses Atwood’s "Hag-seed". It focuses on the role that female characters like Miranda and Anne-Marie have in the development of the narrative, as well as on the therapeutic power of art in Felix’s process of self-discovery and in the rehabilitation of the prisoners at Fletcher Correctional Institute.
the last chapter examines Osment’s "This Island’s Mine" and the impact of Section 28 on ethnic and sexual minorities during the time of Margaret Thatcher’s governance. The play introduces a multitude of oppressors and oppressed without offering solutions or declaring winners. By showing the intolerance that pervaded the United Kingdom at the end of the 1980s, Osment and the Gay Sweatshop theatre aimed at the creation of alternative communities that encouraged marginalised people to fight for their freedom of expression and their rights as British citizens.
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