Riassunto analitico
L’obiettivo principale del presente lavoro è dimostrare come la Microfinanza e, in particolare, il Microcredito possono risultare strumenti utili non solo per una maggiore inclusione finanziaria, ma anche per il recupero sociale di determinate categorie di persone considerate “a rischio”. Partendo da una definizione terminologica di Microcredito e dei suoi tratti distintivi, viene definita l’evoluzione di questo processo, dal primo concepimento in Bangladesh del concetto di “Social Business” per mano di Muhammad Yunus fino alla sua diffusione in Europa e nel resto del mondo, grazie anche al lavoro della Grameen Bank. Si è proceduto poi ad un’analisi delle problematiche relative all’esclusione finanziaria e sociale, fornendone una definizione e cercando di individuarne i principali fattori scatenanti. Viene in particolare osservata la possibile relazione tra esclusione finanziaria, esclusione sociale e sovra-indebitamento, anche sulla base delle statistiche relative ai tassi di esclusione, sia in Europa sia in Italia. Rispetto a questa analisi, il Microcredito può rappresentare un prezioso mezzo di inclusione, sia finanziaria che sociale, per la popolazione a rischio. Per quanto concerne il caso studio di questa ricerca si è deciso di analizzare il lato economico e finanziario del Microcredito, facendo una panoramica sui principali programmi di Microcredito e di Social Business attuati in Emilia-Romagna (Italia), analizzando casi di successo e insuccesso. Rispetto a questi casi, si è anche analizzato il lato sociale, approfondendo l’importanza dei suddetti programmi rivolti a persone con specifici disagi di tipo sociale, cercando di sottolineare anche il ruolo fondamentale ricoperto dai concetti di “gruppo” e di “fiducia”. Ai fini della presente indagine, sono state condotte interviste in profondità, con testimoni privilegiati. Dallo studio e dalle interviste condotte, emerge l’importanza dei programmi di Microcredito per il recupero del capitale sociale e umano coinvolto e dell’investimento, non solo monetario ma anche emotivo, su individui che altrimenti sarebbero considerati come improduttivi e ai margini della scena finanziaria e sociale.
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Abstract
The main aim of this work is to demonstrate how Microfinance and, in particular, Microcredit, can play a pivotal role not only for increasing financial inclusion, but also for supporting social recovery, of some given categories of people “at risk”.
Starting from a terminological definition of Microcredit and of its main distinctive traits, the origin and the evolution of this process are taken into account, from the invention of the concept of “Social Business”, in Bangladesh by Muhammad Yunus, to its spread throughout Europe and the entire World, also because of the work of the Grameen Bank.
Then, a broader analysis on the problems related to financial and social exclusion is returned, trying also to identify the major drivers behind them. In particular, it is observed the expected relation between financial exclusion, social exclusion and over-indebtedness, according to the available data on exclusion rates across Europe and in Italy. Given this analysis, Microcredit can represent a key tool for strengthening both financial and social inclusion of people at risk of exclusion.
As far as the case study of this work is concerned, the economic and financial side of Microcredit are taken into account, by returning an overview of the main programs of Microcredit and Social Business that have been implemented in Emilia-Romagna and by observing both successful and unsuccessful cases.
Given these cases, even the social side has been considered, focusing on the importance of specific programs devoted to people with specific social diseases, trying also to highlight the fundamental role of the concepts of "group" and of "trust".
To get these results, in-depth interviews with experts in the field have been carried on. From this study and from the interviews, the importance of Microcredit programs for the recovery of human and social capital is stressed.
Moreover, it also plays a role the economic and "emotional" investment on individuals otherwise considered unproductive and relegated to the edge of the financial and social scenery.
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