Riassunto analitico
La presente tesi si propone di esplorare il concetto di postmodernismo, e in particolare il concetto di riscrittura, concentrandosi in specifico sul romanzo di Charles Dickens Great Expectations e la sua riscrittura eseguita da Peter Carey nota come Jack Maggs. Il postmodernismo è un movimento letterario, artistico e culturale che vede il suo inizio dopo la Seconda guerra mondiale e ha determinato una rielaborazione di concetti quali autorialità, originalità e narrazione. L’introduzione presenta una panoramica del postmodernismo, analizzando le sue caratteristiche principali, tra cui l’ecclettismo, l’ironia, la citazione intertestuale e la parodia; nella prima parte si cercherà soprattutto di analizzare le tematiche comuni presenti nelle opere postmoderne. Inoltre, si esaminerà il concetto di riscrittura come pratica postmoderna, pratica in cui gli scrittori di questo periodo rielaborano e reinterpretano testi e opere già conosciuti per dare vita a nuove opere. Nella prima parte del primo capitolo si illustra un quadro generale del neo-Vittorianesimo nella sua molteplicità di forme e manifestazioni, citando non solo opere letterarie ma anche altri generi artistici che hanno caratterizzato questo periodo. La domanda principale del capitolo sarà concentrata sul perché gli scrittori postmoderni scelgano, in particolar modo, il Vittorianesimo come punto di ritorno. Vedremo quali sono tematiche principali, concentrandoci soprattutto sui movimenti femministi e coloniali come punto di partenza per capire come figure minori abbiamo acquistato voce nel periodo postmoderno. Inoltre, vedremo come queste figure utilizzino la parodia come critica letteraria verso la società, analizzando come esempio l’historiographic metafiction. Nella seconda parte del primo capitolo ci si concentrerà su Charles Dickens e su come lui e le sue opere, più di altre, si siano prestate come scenario ideale per le riscritture postmoderne. In particolare, analizzeremo la riscrittura di Great Expectations per mano di Peter Carey intitolata Jack Maggs, guardando anche alla traduzione italiana del 1999 di Mario Biondi. Il secondo capitolo entra più nel dettaglio sulle opere Great Expectations e Jack Maggs, analizzando più in particolare i personaggi di Abel Magwitch e Jack Maggs, mettendoli a confronto. Vedremo come entrambi siamo personaggi minori che rappresentano un punto fondamentale nelle rispettive storie. Si vedrà perché Peter Carey abbia scelto proprio Maggs come protagonista del suo romanzo, analizzando gli studi post-coloniali dopo la caduta dell’impero britannico. Il terzo capitolo esamina più attentamente il tema della parodia come strumento di critica verso la società; in particolare, analizza Jack Maggs come parodia moderna, confrontando il personaggio fittizio Thomas Oates con Charles Dickens. L’ultimo capitolo invece cerca di analizzare i vincoli di traduzione in cui si imbattono i traduttori, andando nello specifico a capire quai siano stati i vincoli che Mario Biondi, autore della prima e unica traduzione italiana di Jack Maggs eseguita nel 1999, ha incontrato lungo il percorso traduttivo. Infine, vengono considerati gli adattamenti adottati da Biondi per una possibile riuscita di traduzione.
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Abstract
The aim of the present thesis is to explore the concept of postmodernism, specifically focusing on the idea of rewriting. It concentrates mainly on the examination of Charles Dickens’s Great Expectations and its rewriting by Peter Carey known as Jack Maggs. Postmodernism is a literary, artistic, and cultural movement that emerged after World War II with the intention of reworking on concepts such as authorship, originality, and narration.
The introduction provides an overview of postmodernism, analyzing its main characteristics, including eclecticism, irony, intertextual references, and parody. First, the thesis analyzes the most common themes that can be found in postmodern works. Moreover, it examines the concept of rewriting as a postmodern practice through which authors rework and reinterpret works already known to create something new.
The first part of the first chapter presents a general picture of Neo-Victorianism in all its form and manifestations, citing not only literary works but also other artistic works which characterized this period. The aim of the chapter is trying to understand the reasons why postmodern writers choose the Victorian era as the main setting for their works. The chapter explores the main themes which characterize the Neo-Victorian literature, focusing mainly on the feminist movement and post-colonial studies as a starting point to understand how minor figures gained a voice in postmodernism. Furthermore, the chapter shows how those minor figures uses parody as a literary criticism of society, analyzing the historiographic metafiction as an example. The last parts of the chapter concentrate on Charles Dickens and his works, especially on the reasons why him and his works, more than others, has been the ideal settings for postmodern rewritings. Particularly, it is analyzed Peter Carey’s reinterpretation of Great Expectations titled Jack Maggs, considering the Italian translation made by Mario Biondi in 1999.
The second chapter delves into a more detailed analysis of the work of Great Expectations and Jack Maggs, focusing specifically on the characters of Abel Magwitch and Jack Maggs and comparing them. In the chapter is explored how the two characters share similarities, such as being both minor characters who play a fundamental role in their respective stories. Finally, it is understood the reason why Peter Carey chooses this character as the protagonist of his novel, analyzing post-colonial studies after the fall of the British Empire.
The third chapter examines the theme of parody as a literary tool for critiquing society, mainly analyzing Jack Maggs as a modern parody, and comparing the fictional character of Thomas Oates with Charles Dickens.
The final chapter aims to analyze the constraints faced by translators, specifically understanding the constraints encountered by Mario Biondi throughout the translation process, considering that Biondi’s is the first and only Italian translation ever made on Carey’s novel. Finally, the chapter concludes considers the adaptation chosen by Biondi for a successful translation.
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