Riassunto analitico
L’obiettivo di questa tesi di laurea è quello di analizzare gli effetti, le cause e le conseguenze dei conflitti sullo sviluppo economico e sociale. Secondo l’Uppsala Conflict Data Program, il principale filone di ricerca sui conflitti violenti, si definiscono conflitti armati quelli in cui l'uso della forza tra le potenze militari delle due parti, delle quali almeno una è un governo di uno stato, ha causato almeno 25 morti in battaglia in un qualunque anno di tale conflitto. Il presente lavoro fornisce un quadro generale sull’interazione reciproca tra i conflitti, la povertà e il sottosviluppo. A livello globale i conflitti violenti sono sempre stati presenti e hanno lasciato, e ancora oggi continuano a lasciare molte ferite aperte. Il legame tra i conflitti e gli insuccessi nel progresso economico è forte e ha un duplice effetto: la violenza rallenta la crescita economica e di conseguenza, gli insuccessi aumentano sostanzialmente i rischi di insorgenza dei conflitti. In primo luogo, in questa tesi vengono studiate le relazioni tra la violenza e il ruolo delle istituzioni. La grande maggioranza dei paesi in via di sviluppo è afflitta da conflitti dovuti a radicate divisioni interne di natura politica, etnica, tribale e religiosa. Indubbiamente, sono una minaccia per lo sviluppo economico e per la pace. È innegabile che i conflitti futuri dovrebbero essere evitati prima che si verifichino: le istituzioni svolgono un ruolo cruciale in questo ambito. In secondo luogo, viene fornita una visione d’insieme sulle teorie e sulle ricerche principali in questo campo, insieme alle cause e alle conseguenze sull'economia e sull'ambiente sociale, politico e culturale. Questo complesso tema è stato profondamente analizzato a livello internazionale, per questo motivo sono presenti diversi indicatori di valutazione dei conflitti (sia a livello qualitativo che quantitativo), descritti nella terza sezione di questo lavoro. Infine, è stata eseguita un'analisi quantitativa che introduce una panoramica generale sui conflitti e sulla violenza in tutto il mondo utilizzando i dati forniti dall’Uppsala Conflict Data Program e dall’Heidelberg Barometer. Inoltre, al fine di vedere i principali effetti sull'area economica, sono stati analizzati i costi globali e sociali della violenza, i livelli di pace e di fragilità dei vari Paesi e il ruolo delle istituzioni nelle aree colpite dai conflitti.
|
Abstract
This dissertation analyzes the effects, the causes and consequences of violent conflicts on socio-economic development. The Uppsala Conflict Data Program defines armed conflicts as: a “contested incompatibility that concerns
government and/or territory where the use of armed force between two parties, of
which at least one is the government of a state, results in at least 25 battle-related
deaths in one calendar year.” This thesis is an exploratory of the interplay between conflicts, poverty and underdevelopment. The global scenario has always been affected by devastating violent conflicts which have left, and continue to leave, their mark in a wide range of ways. The relationship between conflicts and failures in economic progress is strong and it is twofold: violence retards economic advance and correspondingly, failures substantially increase the risks of conflict onset. Firstly, this paper examines the connection between violence outbreak and the role of institutions. The vast majority of developing countries are plagued by conflicts due to rooted political, ethnic, tribal and religious internal divisions. Undoubtedly, they are a threat for economic development and peace. It is undeniable that future conflicts should be prevented before they break out: institutions play a crucial role in this scenario. Secondly, after providing a general theoretical overview of conflicts, a focus on the causes and consequences on the economy and on the social, political and cultural environment is given. This multifaceted topic has been deeply analyzed at international level, for this reason there are several indicators of conflict assessment which are described in the third section of this thesis. At last, it is provided a quantitative analysis which includes a general overview of the current trends in conflict and violence worldwide via the datasets provided by the Uppsala Conflict Data Program and by the Heidelberg Conflict Barometer. Furthermore, in order to see the main effects on the economic area, other variables were taken into account, such as the global costs of violence, the levels of global peacefulness, the social costs, the fragility levels and the role of institutions in conflict-affected countries.
|