Riassunto analitico
Studi epidemiologici recenti suggeriscono un possibile ruolo dell’esposizione prenatale a ftalati sui possibili disturbi dello sviluppo psico-motorio e deficit neuro-cognitivi nella popolazione infantile ed è stata suggerita l’esistenza di una loro differente azione in base al sesso, anche se i potenziali meccanismi di azione rimangono ancora da esplorare. Presso il Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze – sezione di Sanità Pubblica è attualmente in corso uno studio epidemiologico di coorte che ha l’obiettivo di valutare l’esposizione prenatale e postnatale a ftalati in un campione di neonati della provincia di Modena e di indagare il ruolo/effetto di questa potenziale esposizione sull’accrescimento corporeo, sui livelli ormonali e sui disturbi dello sviluppo neuro-cognitivo nei primi due anni di vita. Durante il mio tirocinio mi sono occupato principalmente della messa a punto del metodo analitico per le determinazioni degli ftalati e dei rispettivi metaboliti in campioni di urine. La valutazione dell’esposizione prenatale è stata condotta misurando le concentrazioni dei principali ftalati nelle urine materne e in quelle del neonato, raccolte nei giorni immediatamente successivi al parto e prima della dismissione ospedaliera. Sono stati oggetto di indagine 14 ftalati, di cui 6 diesteri, ampiamente diffusi nell’ambiente, e 8 monoesteri, ossia i metaboliti derivanti dall’esposizione ai rispettivi diesteri. I campioni di urina sono stati analizzati mediante cromatografia liquida ad altissime prestazioni accoppiata alla spettrometria di massa tandem (HPLC-MS / MS) previa estrazione in fase solida (SPE) dei campioni. Durante la validazione del metodo sono stati identificati i limiti di rilevazione (LOD) e di quantificazione (LOQ) dei 14 ftalati esaminati, i loro limiti di rilevabilità (LR) e la sensibilità, precisione ed accuratezza del metodo analitico utilizzato. Sono riportati, inoltre, i risultati delle prime determinazioni analitiche effettuate su 16 campioni di urine di coppie madre-figlio. Come osservazione preliminare, in tutti i campioni fin qui esaminati è stata rilevata la presenza di metaboliti di ftalati a dimostrazione dell’ampia diffusione ambientale di questi composti e della possibile esposizione della popolazione.
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