Riassunto analitico
In questa tesi si affronterà nella sua interezza la disciplina del pegno non-possessorio inserito nel nostro ordinamento dal DECRETO-LEGGE 3 maggio 2016, n. 59. La trattazione si concentrerà sulle novità portate dall'istituto che coinvolgono tutto il sistema di garanzie. Si parlerà del mancato spossessamento che contraddistingue questo pegno anomalo da quello ordinario, della clausola di rotatività che costituisce la nervature dell'istituto. Affrontando la rotatività si approfondiranno le clausole di integrazione e sostituzione dei beni oggetto di garanzia, peculiarità che attribuiscono al nuovo pegno innegabili sfaccettature finanziarie. Ci si dedicherà anche alla spinosa questione dell'opponibilità, in virtù del fatto che il registro dei pegni non possessori ideato dal legislatore non ha ancora trovato luce. Infine si concluderà con lo studio dell'escussione del pegno, altro capitolo colmo di innovazioni,su cui ci sarà modo di ragionare in relazione al patto commissorio e al patto marciano. L'intero lavoro non si concentrerà esclusivamente sulla disciplina del pegno non-possessorio, ma ne valuterà la ratio anche con riferimenti a principi generali, al tema della funzionalizzazione delle garanzie in opposizione alla rigidità formalistica. Il percorso nello studio del nuovo pegno sarà arricchito da paragoni con altri istituti nel tentativo di inserirlo nel nostro ordinamento con maggiore armonizzazione possibile.
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