Riassunto analitico
ABSTRACT TESI DI LAUREA DI JENNY PELUSI RELATORE: CHIAR. MO PROF. RE ALBERTO TAMPIERI LA PROFESSIONE DEL CONSULENTE DEL LAVORO: EVOLUZIONE E DISCIPLINA La tesi di laurea sulla professione del Consulente del Lavoro ha lo scopo di delineare come questa figura professionale, che nasce come lavoratore autonomo di elaborazione paghe e contributi si sia evoluta trovando riconoscimento nella società sino a diventare una professione intellettuale al pari di quella degli avvocati o dei dottori commercialisti, percorso di riconoscimento iniziato con la costituzione di un albo professionale verso la metà degli anni 60 ed una legge professionale sull’ordinamento di tale professione, la legge n.12 del 1979 che individua le competenze deputate a tali professionisti come delegati dai datori di lavoro nello svolgere gli adempimenti nelle materie del diritto del lavoro, legislazione sociale e previdenziale in ordine ai propri lavoratori dipendenti senza però mai prevedere l’esclusività di queste competenze, in quanto è previsto dalla legge professionale dei Consulenti del Lavoro che anche i dottori commercialisti, i ragionieri e i periti commerciali nonché gli avvocati possano rivestire le funzioni dei Consulenti del lavoro previa comunicazione alle direzioni provinciali del lavoro. La tesi poi continua con un elencazione puntuale dei compiti di questa figura professionale e prosegue individuando le tappe legislative fondamentali iniziando dall’articolo 4 della legge n.1815/1939 e dalla legge professionale del 1979, addivenendo anche alla costituzione dell’ente di previdenza dei Consulenti del Lavoro. La tesi poi intende delineare l’evoluzione della disciplina che riguarda l’accesso a questa professione e quindi l’istituto del praticantato e la relativa normativa che negli ultimi anni è stata oggetto di importanti modifiche , prima su tutte il requisito della laurea, anche solo triennale, per intraprendere il praticantato professionale e la diminuzione di quest’ultimo da 24 mesi a 18. In ultimo sarà analizzata la Convenzione quadro del luglio 2013 che prospetta la nuova possibilità di iniziare i primi 6 mesi di praticantato durante l’ultimo anno universitario in accordo tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro , cercando di delineare i profili problematici sottesi a questa possibilità, mi riferisco soprattutto alla mancanza di convenzioni locali tra le Università e gli albi provinciali che possano effettivamente permettere di avverarla.
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