Riassunto analitico
La tesi si è concentrata sulla tutela della concorrenza leale tra gli Stati membri dell'Unione europea nel mercato interno. Il sistema di controllo delle regole di concorrenza dell'UE si basa sull'articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, che prevede di dichiarare nulli tutti quegli accordi tra imprese che hanno, per oggetto o per effetto, di falsare la concorrenza all'interno degli Stati membri. Per avere una visione ampia della questione, il primo capitolo si è concentrato sull'analisi dei contratti di distribuzione, distinguendo tra distribuzione esclusiva e selettiva e contratti di franchising. Questi metodi di distribuzione, se prevedono restrizioni fondamentali e non rispettano i necessari criteri di qualità, sono da considerarsi in violazione dell'art. 101. Ai fini dell'applicazione delle regole di concorrenza, è importante considerare che per impresa si intende qualsiasi entità, a prescindere dal suo status giuridico o finanziario, che opera all'interno del mercato; analogamente, se più imprese fanno parte dello stesso gruppo e non godono di indipendenza economica, qualsiasi infrazione è imputabile alla società madre. Per ogni aspetto rilevante della ricerca, è stato aggiunto un esempio pratico, ovvero la sentenza della Corte europea relativa ai casi di violazione dell'art. 101 per i quali la Commissione ha chiesto l'applicazione di una procedura di infrazione. In questo senso, sentenze come quelle che hanno coinvolto colossi come Pierre Fabre Cosmétique, Nike, Coty Germany e Amazon sono stati esplicativi per capire se vi è omogeneità e difficoltà nell'applicazione delle norme contro i comportamenti anticoncorrenziali. Per facilitare l'applicazione dell'art. 101, la Commissione Europea ha pubblicato un Regolamento relativo ai casi che portano all'esenzione degli accordi verticali (cioè gli accordi tra aziende che operano a diversi livelli della catena distributiva) rispetto all'applicazione dell'art. 101. L'ultimo aggiornamento risale al Regolamento 2022/720 che, insieme alla pubblicazione delle Linee Guida, stabilisce le condizioni in base alle quali un accordo verticale può essere considerato esente dall'applicazione dell'art. 101. L'esenzione può essere per categoria o individuale, ma le modalità di applicazione sono diverse. Tali accordi, tuttavia, non devono mai contenere le cosiddette restrizioni hardcore: in presenza di una di queste clausole, il contratto non può in alcun modo godere dell'esenzione. Infine, è stato analizzato l'impatto di questo tema all'interno dell'UE: attraverso il rapporto della Corte Europea, è stata rilevata l'evoluzione dei casi antitrust negli ultimi anni e si è cercato di capire come la Commissione Europea possa migliorare nello svolgimento delle sue funzioni in questo settore.
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