Riassunto analitico
Cambiare la lingua di insegnamento all'interno dei sistemi educativi o insegnare agli studenti attraverso una nuova lingua è un fenomeno storico globale, risultato diretto di azioni strategiche sociali, politiche ed economiche. Le motivazioni che vi stanno alla base possono essere molteplici: ad esempio il raggiungimento dell'unità sociale o una forma di azione repressiva. Furono principalmente politiche ed educative le motivazioni che portarono al lancio della metodologia CLIL - Content and Language Integrated Learning - a livello europeo nel 1994. La forza motrice di natura politica si incentrava sul fatto che la mobilità in tutta l'Unione Europea richiedesse ormai livelli elevati di competenza linguistica in determinate lingue, come l'inglese. La forza motrice educativa, la quale subì l'influenza di altri importanti approcci educativi bilingui come quello canadese, era incentrata sulla progettazione di nuovi approcci di insegnamento linguistico e sull'adattamento a quelli già esistenti, al fine di formare studenti con una più elevata competenza linguistica. Nel creare stretti legami tra le varie discipline - linguistiche e non – il nuovo approccio didattico divenne parte integrante delle attività curriculari, portando alla realizzazione di nuovi metodi di collaborazione professionale all'interno e tra le scuole, e nuovi metodi di insegnamento e apprendimento. L'impiego di approcci attivi, strategie e tecniche adeguate, così come un vasto repertorio di attività e materiale appropriato sono alla base del successo della metodologia CLIL. In questo contesto, gli insegnanti hanno il delicato compito di scegliere l'attività giusta e la strategia più coinvolgente al fine di catturare l'attenzione dei propri studenti e rendere l'approccio funzionale.
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Abstract
Changing the language of instruction in educational systems, or teaching students through an additional language is a historical global phenomenon that is often a direct result of social, political and economic strategic actions. This means that it is done for different reasons. One such reason may be interpreted as a form of repressive action. Another may be to achieve social unity. The European launch of CLIL - Content and Language Integrated Learning - during 1994 was both political and educational. The political driver was based on a vision that mobility across the European Union required higher levels of language competence in designated languages - such as English - that was found to be the case at that point in time. The educational driver, influenced by other major bilingual initiatives such as in Canada, was to design and otherwise adapt existing language teaching approaches so as to provide a wide range of students with higher levels of competence. In forging relationships across disciplines, namely linguistic and non-linguistic, educational innovation became steadily established, resulting in outcomes which led to new ways of professional cooperation within and across schools, and new ways of teaching and learning. Active approaches, proper strategies and techniques, as well as appropriate material and a varied repertoire of activities may represent the keys for the success of CLIL programs. In this scenario, teachers have the delicate task of choosing the right activity, the most involving strategy or material in order to catch the students' attention and to make CLIL work.
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