Riassunto analitico
Il presente lavoro cerca di trattare da diverse angolazioni il fenomeno dell’Italian Sounding nel settore agro-alimentare. Questo, insieme ad altre manifestazioni del mercato imitativo del Made in Italy, ha un impatto enorme sull’espansione delle esportazioni italiane. Secondo le stime, il fatturato dei prodotti di imitazione supera e addirittura raddoppia quello del vero Made in Italy. Si parla di un business di circa 60 miliardi di Euro, che potrebbe essere un potenziale mercato target di prodotti italiani, secondo Coldiretti, se solo si riuscisse ad arginare l’Italian Sounding. Trovo di enorme interesse l’argomento del Made in Italy poiché rappresenta un punto di incontro tra tradizione e sviluppo. Le implicazioni che il fenomeno comporta muovono non soltanto un giro d’affari incredibilmente importante, ma sono anche tema di dibattito in campo europeo e mondiale. Gli strumenti che ho utilizzato si compongono maggiormente di articoli di giornali, report di Ismea e Istat, perché ho cercato dei dati il più attuali possibile, infatti la maggior parte delle informazioni sono datate 2015 o 2016. La tradizione culinaria italiana è molto affermata a livello internazionale, pertanto si è sviluppato in molte aree geografiche un certo apprezzamento per i prodotti agroalimentari del nostro paese, che godono quindi di un positivo effetto Made-in corroborato anche da una linea generale di produzione che tende all’alta qualità, al rispetto delle tradizioni e alla genuinità. Non è un caso se l’Italia è il paese europeo con più certificazioni di origine. Questo successo ha inevitabilmente portato a imitazioni e, appunto, a fenomeni di Italian Sounding, attuati con lo scopo di sfruttarne la fama ormai consolidata.
Questa tesi cerca di offrire una panoramica generale sul contesto legislativo che ruota attorno al tema e di descrivere la situazione economica italiana. Ho ricercato quanto incidono le denominazioni di origine sulle esportazioni e quanto è impattante l’Italian Sounding sulla nostra economia. Uno dei capitoli è stato dedicato alla descrizione della concretizzazione dell’Italian Sounding, accompagnata da testimonianze fotografiche. Detto ciò, ho riportato alcune tra le azioni più rappresentative intraprese dalle istituzioni e da operatori privati con l’intento di contrastare il fenomeno. Tra queste spiccano accordi e collaborazioni con altri paesi e con catene di distribuzione, sforzi per aumentare il controllo ed eliminare dal mercato le evocazioni ma anche organizzazione di eventi internazionali e la partecipazione a fiere ed esposizioni di respiro mondiale. Ho anche considerato un caso studio, quello del consorzio Parmigiano Reggiano DOP, anche grazie ad una intervista che ho svolto personalmente nella loro sede. Dall’altra parte però, c’è da dire che alcuni opinano che le imitazioni possono essere, in realtà, un’occasione di crescita e di espansione commerciale poiché assicurano popolarità e mantengono viva l’attenzione sull’agroalimentare italiano. Credo che, alla luce della mia ricerca, l’Italian Sounding sia una pratica sleale che approfitta della fama raggiunta con molti sforzi dalla tradizione italiana e della buona fede dei consumatori che prendono per buoni i messaggi ingannevoli delle etichette senza controllare le informazioni sul retro. Tuttavia, di certo mantiene il Made in Italy un tema caldo e lo assicura contro il disinteresse. Ritengo anche intellettualmente corretto aggiungere che non sono solo i produttori stranieri a danneggiare l’economia italiana; la burocrazia macchinosa e certe pratiche scorrette dei produttori locali minano da dentro la credibilità delle nostre esportazioni e potrebbero causare danni persino più gravi sul lungo periodo.
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Abstract
This work deals with the Italian Sounding phenomenon in the agri-food sector from different perspectives. The Italian Sounding, together with other kinds of imitation, are having an enormous impact on the Italian export market. According to recent estimations, the turnover earned by the market imitating Made in Italy goods is much higher than the turnover registered by the original Made in Italy exports. It is estimated to be a 60 billion Euros business, which is taken away from the potential Italian share.
The Made in Italy sector represents the link between tradition and development, which is one of the aspects that mostly fascinates me about this area of studies. Moreover, there are many point of view from where to see the matter and the implications moved by the Italian Sounding play a big role in the economy and they also are at the center of international discussions.
In order to collect material for this research I mainly used newspaper articles, Ismea reports and Istat statistics. This choice was due to the fact that I wanted to find recent data. Italian culinary tradition has very long-standing roots and got to be appreciated almost all around the world. The good reputation gained from the Italian agri-food products created a positive Made-in effect, also boosted by the tendency of many Italian entrepreneurs to a high-quality production and dedication to authenticity. But, as it normally happens, success comes along with imitations with the aim of taking advantage of the prestigious position gained by the Made in Italy food business.
I tried to give a general overview of the subject, outlining the legislative framework, describing the economic situation of Italy and how the Italian Sounding impacts on it. I dedicated a chapter to the different ways in which the Italian Sounding is put into practice and attached pictures of evocative products taken in different European countries. After that, I mentioned some of the most meaningful international initiatives organized with the aim of tackling the imitating phenomenon. Among those, there are not only international agreements and cooperation arranged with retail chains but also efforts made in order to foster the legal control over evocative products and eliminate them from the market. The Italian Government, Coldiretti and other institutions invested on the organization of international events and took part in fairs and expositions all over the world.
I believe it is of interest to mention that, according to some studies and to some entrepreneurs, the evocative market is not really damaging the Italian economy but it is, in fact, fostering it by providing Made in Italy producers with free advertisement and may represent a chance of development and expansion given that the issue keeps the attention focused on Italian agri-food products.
Finally, I decided to analyze a case study to understand how all this really works and decided to interview some employee working in the Parmigiano Reggiano PDO Consortium, who gave me extremely interesting witnesses of their job and the situation of this product in the international market.
In the light of this research, I believe that Italian Sounding is an unfair commercial practice that takes advantage of the good name obtained by the Italian food tradition. Moreover, it is a way of betraying the consumers’ trust. However, such practice surely sheds lights on the Made in Italy subject and prevent it from being set aside. There is more, I feel it is intellectually honest to point out that not only foreign producers damage the Italian economy, but also bureaucracy and deceitful practices carried on by Italians threaten the exportations’ credibility from the inside and could cause even more serious damages on the long run.
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