Riassunto analitico
Gli studi condotti sull’influenza sociale e sugli stereotipi di consumo nell’ambito del comportamento alimentare hanno mostrato che le persone combinano “quantità” e “tipo” di cibo nelle loro scelte in funzione della composizione del genere della coppia. Soprattutto in coppie di sesso opposto la regolazione dell’ammontare e la scelta del tipo di cibo possono essere utilizzate rispettivamente in modo da esprimere la propria identità di genere e, allo stesso tempo, ingraziarsi il partner. Tuttavia, questa ipotesi è stata testata considerando solo il sesso dei commensali e non la natura della relazione che questi intrattengono. Il presente studio invece si propone di indagare, attraverso uno scenario di ristorante fittizio, se la combinazione della scelta del piatto e della porzione da parte delle persone che immaginano di pranzare con una persona di sesso opposto e con la quale intrattengono un rapporto di amicizia, conoscenza o sentimentale, può essere influenzata dalla natura della relazione che intercorre con il partner. I risultati mostrano che i partecipanti non ricorrono all’utilizzo combinato delle due dimensioni (tipo e quantità) per gestire le proprie impressioni e contemporaneamente esprimere la propria identità. In altre parole, le due dimensioni vengono utilizzate esclusivamente in coerenza con la propria identità maschile o femminile (come accade in coppie dello stesso sesso). Il secondo risultato riguarda il fatto che, contrariamente a quanto mostrato da precedenti ricerche, i risultati indicano che coloro che immaginano di pranzare con un amico/a sono maggiormente propensi a scegliere cibi e porzioni tipicamente adatti al proprio genere rispetto a coloro che si trovano nella condizione in cui la gestione delle impressioni sarebbe particolarmente in gioco (pranzare con un collega o un partner romantico). Questi risultati aiutano a comprendere che quando ci si trova a condividere un pasto con persone familiari (amici o parenti) anche se le proprie impressioni non sono in gioco, si desidera comunque proiettare un’immagine positiva di sé che risulti coerente con la propria identità di genere.
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