Riassunto analitico
Partendo dal concetto di neofobia alimentare, vale a dire la riluttanza ad assaggiare cibi mai provati prima, vogliamo capire quali siano le possibili cause che attivano tale atteggiamento e se sia possibile ridurre la neofobia. Consideriamo il fatto che i cibi nuovi siano portati in un contesto da minoranze sociali, siano esse di alto o basso status, ed ipotizziamo che una forte presenza di persone straniere in una città possa favorire una maggiore esposizione a nuovi cibi. Verificato ciò, si andrà ad indagare se la mera esposizione ai cibi etnici nel contesto di vita quotidiano indebolisca o rafforzi la neofobia alimentare generale, dunque non solo nei confronti dei cibi tipici di altre culture, ma relativamente a qualsiasi cibo nuovo. Un possibile mediatore di questo effetto potrebbe essere la forza di associazione tra cibi nuovi e minoranze sociali nelle persone più conservatrici e in quelle più progressiste in contesti a minore o maggiore presenza di stranieri. Alcune ricerche in corso hanno mostrato che la neofobia alimentare è maggiore fra le persone conservatrici rispetto alle persone progressiste. Questa differenza è dovuta anche al fatto che le prime hanno un atteggiamento negativo verso le minoranze, in particolare quelle di basso status, e sono poco propense ad assaggiare i loro cibi.
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