Riassunto analitico
Il presente elaborato esamina la comunicazione in inglese lingua franca via email in una multinazionale italiana, il Gruppo Carraro, con sede a Campodarsego (Padova) e specializzata nella produzione di sistemi di potenza. Analizza un corpus di 453 email redatte e ricevute da dipendenti italiani, impiegati in diversi dipartimenti e rappresentanti di vari livelli organizzativi e scambiate con colleghi stranieri, partner e collaboratori provenienti da tre continenti (Asia, America, Europa). Le considerazioni emerse dall’analisi del corpus sono integrate da informazioni contestuali ottenute tramite tre interviste etnografiche, nel cui contesto gli intervistati hanno avuto la possibilità di esprimere le proprie opinioni sulla comunicazione in inglese in ambito lavorativo. L’analisi di genere, studi sulle tecniche di politeness, precedente ricerca riguardante l’uso del Business English come Lingua Franca (BELF) e le teorie di comunicazione interculturale rappresentano il quadro teorico di riferimento dello studio. Sono tre i fattori principali che hanno motivato l’indagine e che contribuiscono alla sua rilevanza: innanzitutto, l’inglese rappresenta il mezzo di comunicazione condiviso dall’intera business community ed è riconosciuto come uno strumento che aiuta i professionisti ad essere più efficaci nel loro lavoro. In secondo luogo, tale comunicazione è facilitata dall’uso delle email, che rappresentano il genere principale utilizzato giornalmente con partner stranieri. Terzo, i partecipanti alle interviste riconoscono che esistono differenze nello stile comunicativo dei propri interlocutori, provocate da fattori culturali che influenzano inevitabilmente l’inglese in un contesto in cui la lingua è modellata dai suoi utenti in ogni interazione. I risultati dell’analisi confermano che la competenza comunicativa globale è costituita da tre elementi: competenza nel BELF, business know-how e competenza multiculturale. Infatti, in contesto lavorativo, lo scopo ultimo della comunicazione è raggiungere il proprio obiettivo e, dunque, la correttezza grammaticale passa in secondo piano rispetto alla capacità di adattarsi alle condizioni sociolinguistiche del discorso, applicando le adeguate strategie. Inoltre, i professionisti del settore condividono una conoscenza tacita delle dinamiche del business e del loro contesto specifico, che si riflettono nell’uso di terminologia, espressioni e concetti specifici, fondamentali per rendere la comunicazione efficace. Infine, in contesti multiculturali, la tolleranza di differenti attitudini, abitudini e convezioni linguistiche è fondamentale per creare un rapporto significativo con l’interlocutore. In conclusione, si evidenziano la necessità e suggerimenti per un approccio pedagogico non strettamente normativo, in grado di catturare e trasmettere la natura dinamica del BELF e la sua costante tensione tra stabilità e flessibilità.
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Abstract
This dissertation examines email communication in lingua franca English in a multinational company, the Carraro Group, located in Campodarsego (Padua) and specialized in the production of highly efficient, eco-compatible power transmission systems. It analyses a corpus of 453 emails written and received by the company’s Italian employees working in different departments and representing different organizational levels. Messages were exchanged among employees and foreign colleagues, partners and collaborators located in three continents – Asia, North America and Europe. In addition to the email corpus, the case study includes contextual information collected through three ethnographic interviews, where informants expressed their perspectives on communication in English in the business environment. Genre and politeness theory, research on Business English as a Lingua Franca (BELF) and literature on intercultural communication provided the theoretical framework of reference for the study.
The investigation was motivated by three factors, which also contribute to its relevance for todays’ business. First, English is increasingly used as the shared language of business communication and is recognized as an empowering instrument that makes practitioners more efficient in their work. Second, email technology enables such communication and represents the main genre used in daily operations with foreign partners. Third, informants recognized differences in their interlocutors’ communicative style, due to cultural difference which inevitably affect English, in a context where the idiom is shaped by its users in each interaction.
The findings of the study confirmed that the global communicative competence of business professionals is made up of three elements: competence in BELF, business know-how and multicultural competence. In fact, even though practitioner need to master the ‘core’ of English, what really matters is to use the language efficiently in order to achieve their goal; in this sense, discourse and sociolinguistic competence is more important than grammatical accuracy. Moreover, professionals share tacit business and domain-specific knowledge which is reflected in the use of specialized vocabulary, expressions and concepts: if specialized language is not used appropriately, communication is not effective. Finally, in the multicultural settings that characterize business English, tolerance towards different practices, attitudes and politeness conventions is essential in order to build rapport with the interlocutor and maintain long-term business relationships. Ultimately, the need and suggestions for a pedagogical approach which is not strictly normative are emphasized, in order to capture and transmit the dynamic, fleeting and context-specific nature of BELF, and its constant tension between flexibility and stability.
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