Riassunto analitico
Questo elaborato di tesi si pone l’obiettivo di analizzare i flussi di filtrazione presenti nei vari strati di terreno sottostante il dispositivo regolatore delle acque giacente presso il fiume Panaro in località Sant’Anna a Modena, al fine di analizzare la stabilità del manufatto in presenza di forzanti idrauliche. Per conseguire tale scopo, è stata definita la geometria del manufatto regolatore tramite i valori presenti all’interno delle relazioni di calcolo del 1999. Inoltre al fine di effettuare una simulazione significativa si è considerata la stratigrafia del terreno. I dati geotecnici del terreno sono stati ottenuti grazie ad un’attenta valutazione sia dei valori presenti nelle relazioni tecniche fornite da AIPO, sia dei valori di letteratura ovvero presenti all’interno di libri di testo trattanti l’argomento nello specifico. Sono stati utilizzati diversi valori di conducibilità idraulica in modo da vedere le diversità di comportamento al variare di tale parametro. Si è svolta un’analisi dei percorsi di filtrazione attraverso l’utilizzo del software FEFLOW. Questa analisi è stata svolta sviluppando un modello 2D, evidenziando una sezione del manufatto longitudinale al corso d’acqua. Il manufatto è caratterizzato da una serie di diaframmature che sono state accuratamente incorporate nel modello. Sono state inoltre considerate, come caso ipotetico cautelativo, diaframmature dimezzate (più corte) rispetto alle condizioni di progetto. Le varie simulazioni sono avvenute considerando diversi tipi di invaso. Si è dapprima voluto considerare un caso semplificato, ma comunque significativo, in cui si mantiene un livello di invaso costante nel tempo. Poi si è considerato un’onda di piena triangolare entrante nel serbatoio. Infine, sono state considerate le onde di piena reali osservate negli anni passati. Si è sviluppato in primis un modello consistente con i valori di progetto e quindi ipoteticamente consistente con il caso reale e poi si sono effettuate delle modifiche (lunghezza diaframmi, valori di conducibilità e onde di piena) in modo da poter capire al meglio il possibile comportamento del terreno, quindi dell’opera di sbarramento, in presenza di forzanti idrauliche. I risultati ottenuti indicano un buon comportamento del sistema rispetto ai flussi idrici subsuperficiali che si possono manifestare durante gli eventi di piena. Tali risultati sono da considerarsi del tutto preliminari. L’analisi della sicurezza dell’opera richiede infatti un’accurata validazione del modello sviluppato rispetto a osservazioni di campo dello stato idrico del suolo al di sotto del manufatto.
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