Riassunto analitico
I nomi dei medicinali, come di ogni altro prodotto, influenza molto il successo o insuccesso delle vendite e ne esistono di diversi tipi: codice, nome chimico, nome generico e nome commerciale. I primi due non sono utilizzati in maniera quotidiana da e per i consumatori, al contrario degli altri due, per i quali alcuni enti internazionali, come la WHO, cercano di trovare un’armonizzazione mondiale, per migliorare la comunicazione internazionale ed evitare errori grazie all’univocità dei nomi. I nomi generici sono scelti da questi enti internazionali secondo precise indicazioni, che permettono di comprendere le caratteristiche dei principi attivi e di raggrupparli, grazie a degli stems comuni, in categorie; al contrario i nomi commerciali sono scelti dai produttori, spesso con l’aiuto di agenzie specializzate, in base a delle strategie di marketing e al desiderio di convogliare determinate sensazioni di affidabilità ai consumatori, e vengono solitamente registrati come marchi. A causa della forte espansione dell’industria farmaceutica, si è venuto sviluppando il fenomeno dei medicinali Look-Alike/Sound-Alike, ovvero di farmaci che possono essere o sono già stati oggetto di confusione con altri farmaci che abbiano nome e/o confezione simili tra loro. Per cercare di migliorare la situazione della sicurezza dei medicinale ed evitare questi errori, sono state sviluppate delle guide per la denominazione e la gestione dei medicinali LASA. È inoltre importante fare chiarezza su alcune metodologie di classificazione dei medicinali, in particolare per capire di cosa parliamo quando trattiamo di vaccini: i medicinali sono classificati in base al regime di fornitura, alla rimborsabilità, alle caratteristiche all’interno della classificazione ATC, e all’origine. I vaccini sono raggruppati sotto la sigla J07 secondo la classificazione ATC e sono definiti medicinali biologici, in quanto il materiale da cui sono prodotti è di origine animale o vegetale, ed in particolare proviene da virus o batteri. I vaccini costituiscono un caso peculiare per quanto riguarda le denominazioni: non possono in particolare ricadere entro i classici INNs, a causa delle loro caratteristiche, e sono per la loro commercializzazione molto importanti anche i brand names. Questi infatti influenzano il comportamento dei consumatori quando si trovano a scegliere se fare uso di vaccini o meno. L’analisi dei nomi dei vaccini si focalizza sui nomi dei vaccini antinfluenzali, per studiare in modo principale l’aspetto morfologico e fonologico, ovvero come vengano creati i nomi di questo tipo di vaccini, unendo più elementi che siano portatori di significato, e di quali lettere siano prescelte per costruirli, a seconda di quali connotazioni vogliano essere trasmesse. Essi sono ad esempio accomunati dal prefisso –flu, che permette una comprensione più o meno immediata della loro azione antinfluenzale, a cui sono però unite diverse ulteriori particelle, in base al prodotto in questione, e possiedono nella maggior parte dei casi la lettera A.
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Abstract
Like for any other product, names of medicines are very significant for the success or failure of their marketing, and different types of names coexist: code, chemical name, nonproprietary name, and brand name. The first two are not appropriate for a daily use and for consumers, contrary to the other two, for which some international authority tries to find a global harmonisation, in order to improve communication and avoid errors internationally, thanks to name unambiguity. Nonproprietary names are chosen by these international bodies, according to precise instructions, which allow to understand the characteristics of the active ingredients and to group them in different categories, thanks to some common stems. On the other hand, brand names are picked by the producers, which are often helped by some specific agencies, according to their marketing strategies, which lead to conveying trustworthiness to the consumer, and they are usually registered as trademarks.
Due to the great expansion of the pharmaceutical industry, the phenomenon of Look-alike/Sound-alike medicines has increased. Those are medicines which can be easily mistaken with others, due to their similarity in name and/or package. In order to improve medicines safety and avoid these errors, some LASA drugs nomenclature and managing guidelines have been developed.
What is also important, is to specify some medicines classification methodologies, which will let us understand more of what we are talking about when dealing with vaccines: they can be classified as regards their supply, their reimbursement, their ATC code and characteristics, and their origins. Vaccines fall under the J07 class of the ATC system and are classified as biological products, as the material they are made of comes from animal or vegetal origins, especially viruses and bacteria.
Vaccines are peculiar in their nomenclature system, because they cannot be assigned an INN, because of their properties, so that brand names are much more important in their case. They in fact influence consumers’ behaviour when deciding whether to get a vaccination or not. The analysis of vaccines brand names focuses on influenza vaccines, in order to get into their morphological and phonological aspects: how their names come to life, from the union of more significant segments, and which letters are chosen to create them, according to the connotations their creators want to convey. For instance, they all have the “flu” segment, which make it evident that we are dealing with influenza vaccines, joint with other suffixes and/or prefixes, according to the different products, and the predominant letter is letter A.
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