Riassunto analitico
Nella mia tesi ho trattato l'istituto del divorzio e la sua disciplina nell'ordinamento italiano. L'iter che ha portato all'introduzione dello scioglimento del matrimonio nel nostro Paese è stato molto travagliato e ha subito parecchie critiche ed opposizioni soprattutto dalla chiesa, che vedeva nell'istituto in esame un modo per rovinare e sfasciare la famiglia italiana. Nel 1970 finalmente è stata introdotta la possibilità di chiedere lo scioglimento del vincolo in maniera congiunta, oppure giudiziale. Il divorzio congiunto prevede che le parti siano d’accordo sulle condizioni del divorzio, circa l'affidamento dei figli e sui rapporti patrimoniali, il giudice in tal caso deve verificare solo se l’accordo sia rispettoso degli interessi della prole e in caso affermativo omologare il divorzio. Nel divorzio giudiziale invece le parti adiscono l’autorità giudiziaria che decide le condizioni di divorzio, mancando un accordo tra i coniugi. Nel 2014 sono state inserite ulteriori due procedure che portano allo scioglimento del vincolo matrimoniale, ossia la procedura di negoziazione assistita da un avvocato per parte e l’accordo raggiunto dinanzi al sindaco. Ho inoltre analizzato gli effetti del divorzio sui coniugi, e relativamente ai figli, sia di natura personale che patrimoniale, quali ad esempio l’assegno di mantenimento per il coniuge più debole e per i figli, l’affidamento dei figli, l’assegnazione della casa coniugale,ecc..
|