Riassunto analitico
L’uso della Cannabis per scopi terapeutici sta dimostrando un’elevata efficacia nella cura di dolori di tipo muscolare e neurologico quali, per esempio, le emicranie. Inoltre, può essere utilizzata in supporto ai derivati oppiacei, particolarmente adatti per la cura di dolori cronici, al fine di andarne a potenziare gli effetti antidolorifici e diminuirne i dosaggi con minor rischio di causare fenomeni di dipendenza da assunzione. I principi attivi, cannabinoidi, su cui si pone maggiormente l’attenzione in ambito medico sono il Δ-9-tetraidrocannabinolo (Δ⁹-THC), specie psicoattiva, il cannabidiolo (CBD) e i precursori: acido tetraidrocannabinolico (THCA-A) e acido cannabidiolico (CBDA). Infatti, da queste ultime forme acide si possono ottenere le rispettive forme neutre per riscaldamento e successiva decarbossilazione. Nel mercato sono disponibili differenti tipologie di Cannabis terapeutica che si contraddistinguono per il diverso tenore dei principali cannabinoidi presenti. Queste varietà sono rappresentate dalle tipologie Bedrocan, Bedrolite, Bediol e FM2 e vengono utilizzate per la produzione di preparati vegetali, tra cui gli oleoliti (estratti vegetali in olio extra vergine di oliva) oggetto di questa tesi. Il medico, in base alla patologia da trattare, deve valutare il tipo di oleolita da utilizzare secondo la composizione di cannabinoidi che contiene e stabilirne il rispettivo dosaggio. Oggetto di studio di questa tesi, sono le varietà di oleoliti Bedrocan, Bediol, Bedrolite e FM2 prodotti da differenti farmacie e forniti dal Laboratorio di Tossicologia Forense afferente alla Medicina Legale di Modena. In particolare, le farmacie utilizzano metodi di preparazione differenti; il metodo SIFAP (Società Italiana Farmacisti Preparatori) che prevede un riscaldamento delle infiorescenze di Cannabis e quindi decarbossilazione delle forme acide dei cannabinoidi in alternativa al metodo che non prevede riscaldamento. In questo lavoro di tesi, è stata fatta una prima caratterizzazione qualitativa mediante metodi LC-MS e GC-MS / GC-FID al fine di avere un quadro generale sulle differenti tipologie di cannabinoidi presenti all’interno degli oleoliti. In particolare, mediante tecnica GC-FID è stata testata la procedura di derivatizzazione con agente derivatizzante BSTFA-1%TMCS (N,O-Bis(trimetilsilil)trifluoroacetamide). In un primo caso è stato utilizzato toluene come solvente di reazione mentre in una seconda via piridina e n-esano. È stata inoltre valutata la temperatura necessaria al fine di ottenere la completa derivatizzazione delle specie di interesse all’interno dei campioni da sottoporre a prova. È stato definito, inoltre, un metodo di estrazione dei cannabinoidi principali mediante valutazione del tipo e quantitativo di solvente da utilizzare, confronto tra sonicazione e agitazione e stabilità intra e inter-day degli estratti. Successivamente, si è proceduto con la caratterizzazione quantitativa mediante metodo LC-DAD per l’analisi dei principali cannabinoidi THCA-A, CBDA, Δ⁹-THC e CBD nelle differenti tipologie di oleoliti analizzati.
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