Riassunto analitico
È noto da più di ottantacinque anni che la quasi totalità delle cellule neoplastiche, siano esse di natura epiteliale o mesenchimale, presenta una profonda alterazione delle attività metaboliche, ed in particolare, un forte shift verso la glicolisi anaerobica, con un marcato calo dell'attività mitocondriale, ovvero della fosforilazione ossidativa. Questo fenomeno è noto come Effetto Warburg. Nel 1931 Warburg ricevette il premio Nobel per la scoperta del ruolo degli stili di vita malsani e dei comportamenti alimentari scorretti nell’eziologia del cancro. L’inattività, infatti, unitamente ad una dieta basata su cibi acidificanti, determina acidosi cellulare: “le sostanze acide respingono l’ossigeno, a differenza di quelle alcaline che, invece, lo attirano. Privando una cellula del 35% del suo ossigeno è possibile convertirla in un cancro’’. Warburg ne “Il metabolismo dei tumori” ha infatti dimostrato che tutte le neoplasie sono caratterizzate da due condizioni: ipossia e acidosi ematica. A determinare l’acidità o l’alcalinità dell’ambiente cellulare è soprattutto il cibo di cui ci nutriamo: gli alimenti, infatti, terminato il processo digestivo, a seconda delle loro caratteristiche organolettiche, generano un ambiente acido o alcalino. Il ruolo degli alimenti nel regolare il pH del nostro organismo e, di conseguenza, lo stato di salute è centrale. La dieta mediterranea, basandosi sui principi di varietà e completezza, rappresenta un regime alimentare che dovrebbe essere seguito sia dai soggetti sani che dai pazienti affetti da diverse patologie, tumorali e non. In questo studio ho rilevato l’importanza della dieta mediterranea, unitamente alla somministrazione di alcuni alimenti, come aloe, funghi, frutti di bosco, zenzero e curcuma in dieci pazienti affette di neoplasia mammaria e sottoposte a quadrantectomia e a chemioterapia. Ho analizzato parametri fisiologici e psico-fisici poco dopo l’intervento e nei sei mesi successivi, durante i quali le pazienti hanno seguito un piano alimentare basato sui principi della dieta mediterranea e che comprende alimenti ricchi di anti-ossidanti, vitamine e vegetali. I parametri fisiologici analizzati comprendono peso, BMI, glicemia, ematocrito, emoglobina, colesterolo, Na, K, Ca, CA 15.3 e CEA. I parametri psico-fisici/nutrizionali comprendono nausea, vomito, alvo, fatigue, appetito e stato psico-fisico paziente. Dopo 6 mesi di dieta e terapia, nelle pazienti è stato rilevato un miglioramento, non solo del BMI, ma anche dei livelli di CEA e CA125, associato a migliori condizioni psico-fisiche.
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