Riassunto analitico
In questo progetto di tesi ci si è proposti di valorizzare un sottoprodotto ottenuto da uno scarto di packaging flessibile, a base polimerica generato da processi produttivi dell’azienda Goglio S.p.A e di valorizzare lo scarto della stessa tipologia di packaging dopo essere stato usato per la conservazione della conserva di pomodoro della Mutti S.p.A.
Una delle problematiche principali legate a questo processo di valorizzazione di scarti di packaging, è stato capire se lo scarto fosse impiegabile per il processo di stampaggio a iniezione (“progetto Goglio”) e se si riuscisse a trovare una soluzione di lavaggio che permettesse di rimuovere i residui di conserva di pomodoro dal packaging (“progetto Mutti”).
Per quanto riguarda il “progetto Goglio”, sono state considerate due diverse tipologie di sottoprodotto: termolaminato, costituito da LLDPE e PET metallizzato, e triplice, composto da LLDPE, PET e alluminio. Inizialmente si è andati a studiare il sottoprodotto indagando sulle sue proprietà di fluidità, attraverso un’analisi al melt flow index, sul comportamento termico, con la DSC/TG/IR, e sulla sua composizione chimica, acquisendo spettri IR. Successivamente, tramite estrusione, sono state ottenute delle miscele tra le due tipologie di sottoprodotto (di cui una al 50% di una e dell’altra e le altre due al 25% e 75%) e tra i due sottoprodotti e l’LLDPE (con miscela al 50% dei due sottoprodotti e LLDPE al 50%, 70% e 90%) per vedere come cambiano le proprietà del polietilene e dei sottoprodotti in miscela. Infine, tramite stampa ad iniezione, sono stati stampati dei campioni a “osso di cane” su cui sono state fatte varie prove. Per quanto riguarda le proprietà superficiali si sono considerati: rugosimetro, misura di angolo di contatto, tensione superficiale e acquisizione di immagini al microscopio ottico e allo stereomicroscopio. Per le proprietà dinamico meccaniche (DMA) si sono considerate prove di creep e flessione. Per le proprietà termiche si è fatta la DSC e l’analisi simultanea (DSC-TG-FTIR). Per le proprietà chimiche invece si sono fatte le prove di assorbimento di acqua e le prove di degradazione chimica con acidi forti e acqua ossigenata, infine è stata fatta anche un’analisi GC-MS per valutare le emissioni durante il processo di estrusione.
Dopo tutte queste prove si è arrivati alla conclusione che il sottoprodotto dell’azienda Goglio S.p.A è utilizzabile nel processo di stampaggio ad iniezione e ha caratteristiche tali per andare a sostituire componenti morbidi.
Riguardo al “progetto Mutti” sono state studiate varie soluzioni di lavaggio, sia con componenti organici che inorganici. Il lavaggio risultato più efficace nella rimozione di residui di pomodoro ed il più green è stato quello inorganico composto da acqua, bicarbonato di sodio, cloruro di sodio, sapone, aceto di vino e succo di limone.
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