Riassunto analitico
Obiettivo del lavoro della presente tesi è stata l’applicazione di un modello di dispersione degli inquinanti atmosferici per la valutazione dell’esposizione alle emissioni dell’inceneritore di Parma in soggetti sensibili (asmatici) che abitano o lavorano nei pressi dell’impianto, nei giorni precedenti le visite di controllo ospedaliere. Questo studio si inserisce all’interno di un progetto più ampio di sanità pubblica, finalizzato alla sorveglianza dello stato di salute della popolazione residente in prossimità del PAIP (Polo Ambientale Integrato per la gestione dei rifiuti di Parma). Lo studio, effettuato su 128 soggetti, ha l’obiettivo di valutare possibili associazioni tra esposizione alle emissioni dell’inceneritore e parametri funzionali delle vie respiratorie (effetti a breve e lungo termine), dall’anno di avvio del PAIP (2013) ad oggi. Per valutare l’esposizione dei soggetti arruolati all’interno dello studio si è scelto di simulare la dispersione delle polveri totali sospese emesse dall’impianto attraverso l’utilizzo di un modello matematico di tipo lagrangiano a particelle, LAPMOD. La scelta di questo tipo modello è dettata dalla necessità di ottenere una migliore stima delle concentrazioni di particolato rispetto a quelle prodotte dai modelli gaussiani. Infatti LAPMOD permette di svincolarsi dall’ipotesi di stazionarietà e riesce a considerare fenomeni di tipo turbolento. Una delle conseguenze più importanti è la capacità di tenere in conto le calme di vento (particolarmente frequenti in Pianura Padana). Inoltre, il tipo di approccio adottato, che prevede il calcolo puntuale della concentrazione ai recettori individuati (domicili e luoghi di lavoro dei soggetti), permette di ottenere in output dal modello i valori medi orari di concentrazione; questo ha permesso analisi su finestre temporali ristrette (pochi giorni), diverse per ogni soggetto in base alla data di visita, condizione richiesta dalla tipologia di out come di salute considerati. Partendo dalle misure raccolte dal sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni del termovalorizzatore (SME) e dai campi meteorologici ottenuti grazie al modello diagnostico CALMET (che ricostruisce i campi di temperatura e di vento 3D) sono state fatte simulazioni annuali, una per ogni anno di funzionamento dell’impianto, con record orari di concentrazione ai recettori (domicili e luoghi di lavoro della popolazione georeferenziati). Per la valutazione dell’esposizione all’inquinamento da sorgente puntuale di ogni soggetto in studio si sono considerate le concentrazioni medie orarie simulate relative ai tre giorni prima della visita (lag 0-3) pesate per 2/3 sul valore simulato al domicilio e per 1/3 sul valore simulato al luogo di lavoro. Questa valutazione accurata dell’esposizione a breve termine è stata confrontata con altre metodologie di utilizzo dello stesso modello, tipicamente usate in studi di epidemiologia ambientale, al fine di valutare il miglioramento nella stima dell’esposizione a seconda del metodo adottato. I risultati della valutazione dell’esposizione sono stati utilizzati in indagini in ambito epidemiologico volte alla valutazione delle possibili relazioni fra inquinamento da inceneritore e variazioni della salute respiratoria nei soggetti indagati. La presente metodologia fornisce un contributo al miglioramento delle procedure di valutazione dell’esposizione in studi di epidemiologia ambientale.
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