Riassunto analitico
Il modello di economia lineare del “prendi, produci, usa e getta” su cui si è sviluppata l’economia dell’Unione Europea non è più sostenibile, poiché depaupera l’ambiente con una continua estrazione di materie prime e provoca la produzione di rifiuti in modo indiscriminato: si rende necessaria l’adozione di un nuovo modello economico caratterizzato dalla circolarità “prendi, produci, usa, riutilizza, ricicla”. Con la Strategia Europa 2020, che fissa gli obiettivi UE per il decennio 2010-2020, si introduce una spinta ad un utilizzo più efficiente delle risorse ed all’incentivazione della ricerca e dell’innovazione che aprono due strade lungo le quali si svilupperà in modo parallelo il concetto di economia circolare. Da una parte la legislazione europea si evolve introducendo il tema della transizione verso un’economia circolare che la Commissione ritiene necessaria per apportare benefici ambientali ed aumentare la competitività economica europea. Il traguardo è stato raggiunto nel luglio 2018 con l’entrata in vigore di un pacchetto di direttive che modificano quelle attuali in tema rifiuti e che verranno recepite dalle legislazioni degli Stati membri. Dall’altra parte, è stato istituito Horizon 2020, programma di finanziamento europeo a favore di ricerca e sviluppo che ha appoggiato, fra i tanti, il progetto pilota europeo Urban_Wins che consiste nella sperimentazione di strategie eco-innovative di prevenzione e gestione dei rifiuti in otto città pilota, fra cui Cremona (Italia) presa come esempio nel trattato, per ottenere una serie di esperienze replicabili in altre città. Urban_Wins si basa sull’approccio del Metabolismo Urbano e per la contabilizzazione dei flussi di materiali utilizza il modello sperimentale UMAn, il cui risultato sono degli indicatori che permettono di comprendere le strategie da adottare per aumentare la circolarità. Per la città di Cremona sono state riscontrate difficoltà nella raccolta dei dati statistici che nutrono il modello, i cui risultati, se saranno disponibili, faranno da verifica finale alle strategie che nel frattempo la città implementa. Oltre ai due percorsi paralleli visti sopra, già da tempo, se ne è sviluppato un terzo in modo autonomo: l’economia circolare all’interno di aziende virtuose. Caso di studio interessante è l’Acciaieria Arvedi sita a Cremona, la quale utilizza come materia prima rottame ferroso dalla cui fusione si ottiene la scoria nera, sottoprodotto che viene utilizzato come sostituto della pietra naturale in calcestruzzo, asfalto, opere di sostegno e barriere. In conclusione, l’UE, dal punto di vista normativo, è in prima linea verso un cambiamento radicale della struttura economica e culturale a favore di un’economia circolare. Anche la disponibilità degli Stati membri nella sperimentazione di progetti e modelli innovativi a favore della circolarità è un segnale positivo, nonostante la disomogeneità dei metodi di gestione dati utilizzati nei vari Stati membri risulti svantaggiosa nell’effettuare confronti e trovare soluzioni condivisibili. Per quanto riguarda le aziende, la loro esperienza permette di vedere la fattibilità ed il vantaggio nell’applicazione di un’economia circolare. Si sta assistendo all’inizio di un processo di trasformazione che richiede la partecipazione a tutti i livelli, dallo Stato ai cittadini, non solo per ottenere risultati nel breve termine, ma anche per garantire il mantenimento del nuovo modello economico ed evitare il ritorno ad un’economia volta al degrado.
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Abstract
The world economy has been “linear” for a long time. Traditional linear consumption patterns of “take-make-dispose” are coming up against constraints on the availability of resources and the indiscriminate waste production issue. The European Union is about to abandon the linear model to adopt the circular model in order to achieve an environmental sustainability. The circular economy is based on: design out waste and pollution, keep products and materials in use and regenerate natural systems.
The Europe 2020 Strategy has planned a smart, sustainable and inclusive growth. This strategy sets the EU goals for the decade 2010-2020 and introduce a design towards a more efficient use of resources and public finances for research and innovation. The circular economy concept is developed in this European context through a double approach: providing a stable legal framework and facilitating the use of the EU's structural funds in order to pursuit the European Union aims.
On the one hand, the European Union revised its legislative proposals on waste setting clear targets for reduction of waste. EU established an ambitious and credible long-term path for waste management and recycling in order to achieve environmental benefits and increase the European economic competitiveness. After the adoption of EU Circular Economy Action Plan, on 4 July 2018 the first set of regulations entered into force giving the member states 24 months to incorporate the directives into national legislation.
On the other hand, the Europe 2020 Strategy established the Horizon 2020: the biggest EU Research and Innovation funding programme ever over a 7 year time frame (2014 to 2020). Horizon 2020 supported, among many, the three-year European pilot project (2016 - 2019) Urban_Wins. The Urban_Wins project consists in experimenting with eco-innovative strategies for the prevention and management of waste in 8 pilot cities, including Cremona (Italy) that is project coordinator and city model in the treaty. The project objective is to achieve environmental sustainable experiences replicable for other cities. Urban_Wins is based on the Urban Metabolism approach and it uses the experimental UMAn model for the accounting of urban materials flow. The UMAn model outcomes are indicators that allow to understand the strategies to be adopted for the purpose of increase the circularity. At the moment, Cremona has encountered some difficulties in the resolution and in the collection of statistical data phase. The results of UMAn model will used as directions.
The circular economy is also sought on a small scale with independent modalities by virtuous companies that they want to achieve a more efficient business model. An interesting case study is the Acciaieria Arvedi located in Cremona, which uses ferrous scrap as raw material that falls within the definition of End of Waste. Moreover, Acciaieria Arverdi through the fusion in an electric arc furnace of the scrap itself obtains a by-product: the black slag, which responds to the commercial name of Inertex. The Arvedi’s process is quite similar to the natural stone formation process. The Inertex is used in construction, road works and public works.
In conclusion, European Institutions, National governments, cities, companies and consumers are involved in a model transformation that is focused on a circular approach in order to achieve an environmental sustainability and a better future for the next generations.
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