Riassunto analitico
La gestione dei rifiuti è un problema internazionale con impatti globali. In Europa la gerarchia dei rifiuti guida le politiche degli stati membri e stabilisce un ordine di priorità di ciò che costituisce la migliore opzione ambientale: prevenzione; preparazione per il riuso; riciclo; recupero di energia; smaltimento. L'adozione di questo principio in Europa proviene da un percorso che non deve essere esportato nei paesi in via di sviluppo senza considerare il contesto locale. La povertà è diffusa nella maggior parte dei paesi Africani, dove la produzione media pro-capite di rifiuti è all’incirca la metà di quella prodotta in Europa. Ciononostante, i paesi Africani hanno difficoltà nel gestire la crescente quantità di rifiuti prodotti nelle aree urbane che hanno un tasso di crescita molto elevato. In Africa la gestione dei rifiuti solidi urbani è ancora inadeguata: l’incenerimento e la deposizione incontrollata dei rifiuti a cielo aperto sono spesso l’unico metodo di smaltimento utilizzato in città che crescono senza un’adeguata pianificazione urbana. Le città non possiedono le infrastrutture basiche quali strade asfaltate, sistemi di fognature e discariche sanitarie. Inoltre, per alimentare le proprie industrie, i paesi di vecchia industrializzazione e quelli con economie emergenti hanno sempre più bisogno di materie prime che i paesi Africani possiedono e che sono disposti a negoziare. Le attività estrattive in paesi senza infrastrutture e adeguate capacità tecniche provocano effetti negativi come l’aumento della quantità e delle tipologie di rifiuti prodotti, anche pericolosi. La presente tesi studia il Mozambico e la Guinea-Bissau come casi studio rappresentativi dei paesi africani. È stata analizzata l’attuale gestione dei rifiuti solidi urbani in Mozambico e Guinea- Bissau. Le principali debolezze identificate sono: il quadro giuridico carente; la mancanza di dati primari affidabili e di infrastrutture, la debolezza delle istituzioni e degli strumenti locali di governance; la mancanza di pianificazione; l’insufficienza di risorse umane e finanziarie e lo scarso coordinamento ed efficacia degli interventi da parte degli stakeholder internazionali. Inoltre, la scarsa consapevolezza della popolazione sui rischi ambientali e sanitari legati alle attuali pratiche e la loro scarsa partecipazione alla raccolta dei rifiuti sono ostacoli rilevanti per lo sviluppo di una corretta ed efficiente gestione dei rifiuti. La presenza di numerose persone che informalmente raccolgono e rivendono materiali riciclabili non può essere ignorata. Esse rappresentano lo strato più vulnerabile della società e si espongono a rischi sanitari e ambientali. La loro inclusione sociale e lavorativa andrebbe a beneficio anche delle attività di riciclaggio e riutilizzo, ancora dominate dal settore informale. Il lavoro di ricerca qui presentato ha studiato come utilizzare strumenti di modellazione quali il Life Cycle Assessment per supportare la definizione di approcci strategici e operativi per lo sviluppo della gestione dei rifiuti solidi urbani nelle città africane. Nella tesi è proposta una nuova interpretazione della gerarchia dei rifiuti, adattata al contesto locale africano, dove la prevenzione cessa di essere la priorità a breve termine, per sottolineare l’importanza della sensibilizzazione e della corretta raccolta e deposizione finale. Questi aspetti sono ormai consolidati nei paesi industrializzati ma costituiscono ancora una sfida per le nazioni più povere. L'identificazione di metodi di smaltimento appropriati per sostituire la discarica a cielo aperto e l'attuazione di un sistema di raccolta efficiente ed economicamente sostenibile sono le sfide prioritarie individuate e studiate
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Abstract
Waste management is an international issue with a global impact. In Europe the waste hierarchy guides the policies of the Member States. This hierarchy applies the following order of priority: prevention; preparing for reuse; recycling; other recovery; disposal. The wide acceptance of this principle in Europe comes from a developed pathway that should not be exported to developing countries without considering the local framework. Poverty is widespread in most African countries, with the majority of the population living below the poverty line and the average waste production per capita being about half the quantity produced in Europe. Nevertheless, most of the African countries are facing great challenges to manage the increasing quantity of waste produced in the urban areas that are growing at a very high rate. In Africa municipal solid waste management is still not adequate, with open waste burning and dumping being the only method of disposal in cities growing without an adequate urban planning. The cities are arising without basic infrastructures such as paved roads, sewers or waste landfills. Besides industrialized countries increasingly need raw materials to feed their industries. Most African countries are rich in raw materials, but they are powerless to trade on and eager to negotiate with. However, they have difficulty in managing the negative outcomes that these trades produce, like the increasing quantity and types of waste resulting from the extracting industries and the growing urbanization. In the thesis, Mozambique and Guinea-Bissau are studied as representative cases of African countries. The current municipal solid waste management in Mozambique and Guinea-Bissau is studied. The major weaknesses are the poor legal framework, the lack of reliable data and infrastructures, the weakness of institutional structures and governance tools, the poor planning, the scarceness of human and financial resources and the ineffective and poorly coordinated initiatives of the international stakeholders. Moreover, the week awareness of the population about the health and environmental risks related with the current practice of open dumping and burning, and their poor participation in the waste collection are also key constrains for the development of the waste management. In planning the best waste management strategy for African cities, cannot be ignored the large presence of waste pickers. They informally collect to sell recyclable materials and represent the most vulnerable part of the society, operating in harmful conditions, exposed to health and environmental hazards. Their inclusion in the municipal waste management strategy would not only support their social and labor inclusion but also reinforce the recycling and reusing activities, that are not formally included in the local strategies and are still dominated by the informal sector. The work here presented aimed at studying how to apply modeling tools like Life Cycle Assessment to define the best strategic, tactical and operational approach for the improvement of the urban solid waste management in African cities. A new interpretation of the waste hierarchy is proposed, sounded to the local framework for African cities, whereby prevention is no longer a priority in the short term, in order to stress the awareness, the collection and the proper disposal. These are consolidated steps in industrialized countries but they still pose a challenge in developing nations. The identification of the proper disposal methods to substitute the open dumpsite and the implementation of an efficient and economically feasible collection system are the key challenges identified and explored by the present work.
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