Riassunto analitico
Negli ultimi anni l’inquinamento e il surriscaldamento globale sono diventati problemi sempre più gravi. Il settore agricolo è tra i settori che producono il maggior quantitativo di gas serra. Come per le auto, anche per le trattrici agricole esistono leggi che limitano il quantitativo delle emissioni e queste normative sono sempre più stringenti. Per questo motivo vengono studiate e implementate nuove tecnologie che permettono di rientrare nei limiti di legge producendo meno gas inquinanti. La normativa europea Stage “I...V” impone limiti sulla produzione di particolato e NOx che sono i principali inquinanti per i motori diesel.
In questo elaborato verranno studiate le fasi idle per cercare di ridurle. Questa condizione è particolarmente favorevole alla formazione del particolato. Si chiama idle il tempo che una macchina passa ferma, con il regime motore al minimo e il cambio nella posizione di neutro.
In questa tesi verranno analizzati 4 diversi trattori di diverse gamme. Lo studio si divide in due fasi: analisi dati da utilizzo reale e analisi dati da prove di avviamento. I dati da utilizzo reale sono sati raccolti attraverso un data-logger che registra i segnali che viaggiano sulla rete CAN. I quattro trattori presi in esame sono stati monitorati per molte ore durante il loro normale utilizzo. L’elaborazione dei dati così raccolti ha permesso di ottenere informazioni riguardo i tempi di idle, il tipo di idle e il numero di soste effettuate.
Le prove di avviamento sono state eseguite sempre su quattro trattori di diverse gamme motore. Sono servite a calcolare l’energia necessaria all’avviamento e il combustibile consumato durante la fase di accensione e di idle. Avendo tutte queste informazioni, è stato possibile calcolare il tempo equivalente, cioè dopo quanto tempo si verifica un risparmio di carburante spegnendo il motore.
Infine, si è visto che l’introduzione del sistema di Start\&Stop nei trattori è la il metodo più semplice e la via più facilmente percorribile nel breve periodo per ridurre i tempi di idle. Questo sistema anti-idliling comporta il grado più basso di ibridazione del veicolo, è il più economico e il più facilmente implementabile perché non richiede la riprogettazione di componenti. L’adozione di questo sistema comporta numerosi vantaggi che vanno dalla riduzione del consumo di combustibile, con conseguente riduzione delle emissioni, alla riduzione dell’usura delle componenti meccaniche, allungando la vita del motore e permette anche di aumentare l’efficienza dei sistemi di post-trattamento dei gas di scarico.
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