Riassunto analitico
Lo scopo di questo lavoro di tesi è la caratterizzazione meccanica a trazione ad alta temperatura, della lega di alluminio AlSi7Mg, prodotta attraverso tecnologia L-PBF. Sono state effettuate prove di trazione uniassiali in controllo di strain rate pari a e ̇_Le= 2,5x10-4, utilizzando la macchina “Zwick Roell Z050” alle seguenti temperature: 25°C, 100 °C, 150 °C, 200 °C, 250 °C e 300 °C. Ci si è concentrati su modulo di Young “E”, Tensione di snervamento “Rp0,2”, resistenza ultima a trazione “Rm” ed allungamento percentuale a rottura “At”. Come da aspettative, le proprietà meccaniche del materiale diminuiscono all’aumentare della temperatura: in particolare per quanto riguarda “E”, “Rp0,2” e “Rm” si assiste ad un calo lineare all’aumentare della temperatura di prova; mentre per “At” si assiste ad un aumento lineare all’aumentare della temperatura di prova. Sono stati studiati i parametri della curva di flusso a freddo: sia per quanto riguarda il coefficiente di resistenza “K”, sia per l’esponente di incrudimento “n”, si assiste ad una diminuzione lineare all’aumentare della temperatura di prova. Successivamente sono state effettuate prove di densità sui provini utilizzando il metodo di Archimede, senza rilevare alcuna variazione significativa tra le vaie temperature di prova. Inoltre, è stata misurata la porosità dei campioni tramite analisi di immagine, utilizzando il microscopio ottico “Nikon Eclipse LV150N”, e il software “NIS-Elements” per il post-processing, senza rilevare variazioni significative tra le varie temperature di prova. È stata riscontrata una maggiore porosità nella zona core del provino rispetto alla zona skin. Sono state effettuate prove di microdurezza Vickers, utilizzando il microdurometro “Remet HX-1000 T.M.”, senza rilevare variazioni significative tra le varie temperature di prova. È stata misurata l’entità della strizione mediante analisi di immagine, utilizzando lo stereomicroscopio “Nikon SMZ1270”, ottenendo valori crescenti al crescere della temperatura di prova, con un andamento molto marcato oltre i 150 °C. Si è indagata la tipologia di frattura utilizzando il microscopio SEM “ESEM Quanta-200”, grazie al quale si è potuto confermare il progressivo aumento della duttilità all’aumentare della temperatura di prova. Infine, è stata analizzata la microstruttura mediante microscopio ottico “Nikon Eclipse LV150N” e stereomicroscopio “Nikon SMZ1270”, senza rilevare alcuna variazione significativa tra le varie temperature di prova. È stata invece notata una differenza delle dimensioni di grano tra il centro ed il bordo delle melt pool: quelli al bordo hanno dimensioni maggiori.
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