Riassunto analitico
L’obiettivo di questa tesi è quello di identificare quali diritti costituzionali dovrebbero essere garantiti alle corporations americane. Nel corso degli ultimi duecento anni di giurisprudenza nelle corti federali degli USA, le corporations hanno ottenuto protezione ai sensi di molteplici disposizioni costituzionali, fra le quali si annovera anche la tutela dei diritti alla libertà di espressione e religione così come protetti dal Primo Emendamento. L’indagine è iniziata con un approfondimento sulla storia e lo sviluppo delle corporations, oltre che con l’analisi della loro struttura giuridica. Dopo alcune osservazioni sulle principali teorie della “personalità corporativa”, tra cui la teoria dell’“entità artificiale”, la teoria dell’“entità aggregata” e la teoria dell’“entità reale”, l’elaborato ha analizzato come le corti americane, soprattutto la Corte Suprema, hanno utilizzato nel corso degli anni tali teorie per giustificare l’espansione dei diritti costituzionali delle corporations. La decisione del 1886 nel caso Santa Clara County v. Southern Pacific Railroad Co. ha definitivamente sancito la natura di “persona” delle corporations ai sensi delle clausole di “giusto processo” ed “uguale protezione nella legge” del Quattordicesimo Emendamento. Nel 2010, la Corte Suprema ha decretato, nel caso Citizens United v. FEC, che le corporations posseggono lo stesso diritto alla libertà di parola delle persone fisiche e che il governo non può porre limiti ai contributi dati alle campagne elettorali da parte delle corporations. Tale decisione favorì la nascita di nuovi mezzi per influenzare negativamente il sistema elettorale e democratico americano. Lo scopo ultimo di questa tesi è fornire una risposta alla domanda che, da secoli, si pongono esperti e accademici del settore, ovvero: “Le corporations, in quanto persone “artificiali”, dovrebbero possedere gli stessi diritti costituzionali garantiti ai cittadini americani?”. Partendo dall’identificazione dello scopo per cui nascono le corporations, ovvero quello di creare profitto per i soci, la risposta alla domanda potrebbe essere che le corporations dovrebbero avere gli stessi diritti costituzionali delle persone fisiche ma, allo stesso tempo, tali diritti dovrebbero essere tutelati in maniera differente. In generale, per le corporations, dovrebbero essere applicati maggiormente gli obblighi di informativa ai fini di fornire un’adeguata tutela degli investitori e di garantire il buon funzionamento dei mercati.
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Abstract
This thesis aims to identify which constitutional rights should be guaranteed to American corporations. Over the past two hundred years of jurisprudence in the federal courts of the United States, corporations have gained protection under several constitutional provisions, including the First Amendment’s safeguard of corporate rights of freedom of speech and religion.
The investigation began with an in-depth examination of the history and development of the corporations, as well as an analysis of their legal structure. After some observations on the main theories of “corporate personhood”, namely the “artificial entity” theory, the “aggregate entity” theory and the “real entity” theory, the paper analysed how American courts, specifically the Supreme Court, have employed these theories over the years to justify the expansion of the constitutional rights of corporations. The 1886 decision in the Santa Clara County v. Southern Pacific Railroad Co. case definitively sanctioned that corporations were “persons” under the Due Process and Equal Protection Clauses of the Fourteenth Amendment.
In 2010, the Supreme Court ruled in the Citizens United v. FEC case that corporations have the same right to free speech as individuals and that the government cannot place limits on corporations' campaign contributions. This decision favoured the emergence of new means to influence negatively the American electoral and democratic system. The ultimate aim of this thesis is to provide an answer to the key question that has been posed for centuries by legal experts and academics, namely: “Should corporations, as “artificial” persons, have the same constitutional rights as individual citizens?”. Starting from the identification of the purpose for which corporations are created, i.e. to create profit for members, the answer to the question could be that corporations should have the same constitutional rights as individuals but, at the same time, these rights should be protected in a different way. In general, corporations should be subject to more disclosure requirements than individuals in order to provide adequate shareholders’ protection and to ensure the smooth functioning of markets.
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