Riassunto analitico
L’obiettivo principale della tesi è stato quello di fornire modelli che fossero in grado di rappresentare, per ogni unità di tempo, il livello di merce presente a magazzino e le diverse probabilità di rifornimento da parte del vendor, tenendo conto di eventuali ritardi di consegna da parte del vendor stesso. Tali modelli (che descrivono una Supply Chain a tre stadi, i cui attori sono rappresentati da vendor, magazzino e buyer) rappresentano quindi due differenti politiche di riordino che prendono semplicemente atto dell’esistenza dell’incertezza nelle Supply Chain e descrivono un possibile comportamento del sistema in presenza di elementi variabili. L’analisi della letteratura si è dunque incentrata quasi totalmente su tutto ciò che riguarda la variabilità e le incertezze che caratterizzano le Supply Chain, ed è stata il punto di partenza per lo sviluppo di modelli matematici che sono in grado di mettere in luce come l’incertezza sia un fattore caratterizzante e imprescindibile nelle realtà delle Supply Chain. I risultati del modello Bernoulliano single-vendor single-buyer che analizza la politica di riordino (s, S), descrivono il concetto di stockout contrapposto a quello di scorte di sicurezza presenti a magazzino. In particolare, i risultati mostrano che, all’aumentare della probabilità di stockout, diminuisce il livello medio delle scorte presenti a magazzino, e viceversa. In linea di massima quindi è importante identificare un trade-off tra quantità di scorte e probabilità di stockout, in modo da non incorrere in costi eccessivi per ottenere la massima soddisfazione del cliente o, al contrario, rischiare di generare una forte insoddisfazione del cliente per ottenere costi troppo bassi.
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