Riassunto analitico
L’oggetto di studio di questa tesi sono due resti scheletrici post-craniali di due rettili marini del Giurassico Superiore del Veneto. I due esemplari, entrambi appartenenti all’ordine Ichthyosauria, sono stati rinvenuti in due lastre di Rosso Ammonitico Veronese e sono attualmente conservati presso il Museo di Storia Naturale di Verona. Gli esemplari, inventariati rispettivamente come V7101 e V7102, provengono dalla stessa località: Monte Interrotto in provincia di Vicenza. Anche se rinvenuti nel 1904, questi due reperti non sono mai stati descritti in nessuna pubblicazione. L’obiettivo primario dello studio è stata la descrizione dei due reperti. L’analisi morfologica, focalizzata sull’osteologia e la caratterizzazione istologica dei due esemplari, è stata condotta attraverso tecniche di analisi classiche insieme a fotogrammetria 3D ed analisi della fluorescenza indotta da radiazione ultravioletta. Grazie a quest’ultima tecnica è stato possibile osservare dettagli anatomici altrimenti invisibili sotto luce naturale. V7101 è stato attribuito alla famiglia Ophthalmosauridae mentre per V7102 non è stato possibile andare oltre l’appartenenza all’ordine Ichthyosauria. La matrice è stata datata per mezzo dei nannofossili da Miriam Cobianchi dell’Università di Pavia: V7101 è stato attribuito all’Oxfordiano inferiore-medio mentre V7102 all’Oxfordiano superiore-Kimmeridgiano basale. L’analisi tafonomica ha messo in luce su V7101 fenomeni di necrofagia attribuiti ad un genere di squalo hexanchiforme.
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