Riassunto analitico
Il codice civile così come la costituzione intervengono per disciplinare legalmente ed economicamente il contratto che si instaura tra il datore di lavoro e il singolo lavoratore. Non vi è, invece, alcun testo che definisca un altro tipo di contratto, quello che si instaura nel momento in cui si sceglie di iniziare il rapporto di lavoro, le relazioni sociali e psicologiche e tutti quegli aspetti necessari per far sì che il rapporto di lavoro stesso sia attuabile sul piano lavorativo ed organizzativo: il contratto psicologico. “Ci aspettiamo tutti qualcosa, Così come ci aspettiamo qualcosa, siamo convinti di dover dare qualcosa, magari di immateriale, senza che, anche in questo caso, ciò derivi da un particolare vincolo che abbiamo sottoscritto o accettato”. A livello normativo il benessere della persona all’interno del contesto lavorativo ha assunto un’importanza sempre maggiore negli anni. Il welfare aziendale, che è nato come risposta all’indebolimento del welfare state, col tempo ricopre per il dipendente un ruolo fondamentale. Si passa da contratto psicologico a contratto di welfare. Sviluppare interventi che fidelizzino il cliente interno e che creino un senso di fiducia e identificazione nel lavoratore va di pari passo con lo sviluppo della credibilità dell’azienda anche al di fuori delle proprie mura. Diventa quindi necessario strutturare un piano welfare seguendo almeno tre punti di costruzione del piano stesso: Targetizzazione, Progettazione e Analisi (di fattibilità). Le aree in cui opera il welfare sono molteplici, in particolare negli ultimi tempi riscuotono grande successo le iniziative che riguardano il settore del work life balance. La centralità del dipendente come individuo diventa oggi la sfida più grande per quelle realtà lavorative che vogliono raggiungere i vertici del mercato senza perdere le proprie persone e senza far perdere loro la motivazione per raggiungere i risultati prefissati. Stare bene vuol dire lavorare bene, e questo Credem lo sa. Credem appartiene ad una cerchia molto stretta di banche italiane che hanno raggiunto oltre i cent’anni di vita. Il gruppo bancario negli anni ha più volte lanciato indagini di clima che coinvolge tutti i dipendenti, all’interno delle quali, da un paio di edizioni, sono state inserite anche domande relative al benessere della persona. Si è scelto di analizzare l’evoluzione che l’indagine e il benessere della persona all’interno della stessa hanno subito negli ultimi anni con un focus specifico sull’indagine del 2013 e quella del 2015, anno dell’ultima survey ai dipendenti. Il Progetto “Welfare per noi” viene lanciato in Credem nel Giugno 2014 come risposta all’indagine di Clima 2013 che aveva confermato come una delle aree di miglioramento del Gruppo Credem fosse ancora quella relativa al rapporto fra la vita professionale e quella extraprofessionale. Ma il Welfare da solo non basta. Per il Benessere delle persone si deve agire su: Persone, Competenze e Capi. Il seguente lavoro di tesi si propone come obiettivo quello di condurre un’attenta analisi sulle iniziative mosse da Credito Emiliano in ambito di benessere e sviluppo delle persone e rispondere alla domanda: In Credem, si sta bene e si lavora bene?
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