Riassunto analitico
Lo studio da me condotto e qui di seguito riportato, ha riguardato un componente specifico ed è nato dalla necessità di rimanere aggiornati secondo le ultime normative internazionali circa la corrosione e la durata della vita dei componenti automotive. Rientrare all’interno delle normative odierne è però spesso un palliativo, a cui dovrà seguire uno studio successivo non appena la normativa in vigore verrà aggiornata nuovamente. La filosofia sarebbe quella di studiare una soluzione che risolva il problema o, nel caso ciò non fosse fattibile, lo minimizzi il più possibile. Convincere il cliente trovando la quadra ad un problema anche per il futuro è davvero cosa buona. Inoltre è realmente comodo avere una soluzione di back-up per tutelarsi in vista delle normative future sempre più restrittive o per decidere di sbaragliare la concorrenza lanciando al momento giusto l’innovazione sul mercato. L’innovazione è il fattore che per eccellenza determina il vantaggio competitivo. Questo assunto è una delle leggi nel mondo automotive. Se in generale i car makers hanno un ruolo fortemente decisivo nello stimolare le evoluzioni dei componenti e dei sistemi, anticipare le loro esigenze grazie all’attività di ricerca e sviluppo, consente di avere una posizione di vantaggio sul mercato, ottimizzando anche le politiche produttive e le strategie di prodotto.
Oggetto di questo lavoro di tesi è lo studio del comportamento a corrosione di una serie di leghe di alluminio utilizzate per la realizzazione di componenti motoristici. Si vuole infatti trovare un materiale:
ottimale dal punto di vista della resistenza a corrosione, o che al massimo permetta una corrosione generalizzata,
che soddisfi le proprietà meccaniche richieste dalla maggior parte dei componenti del motore,
idoneo alla realizzazione di componenti per pressofusione,
preferibilmente più economico degli attuali materiali utilizzati per la realizzazione degli stessi componenti.
Nello specifico è stato preso in esame lo studio del materiale di un corpo farfallato, ovvero quel componente che nei motori a combustione interna regola l’afflusso di aria al motore. In ogni caso è bene sapere che molte altri parti all’interno del vano motore della nostra auto potrebbero beneficiare dei risultati ottenuti da questo studio; corpi farfallati, pompe GDI e valvole EGR sono solo alcuni esempi di parti realizzate in alluminio pressofuso. L’intero studio qui presentato è stato realizzato sulla base dell’attività di tirocinio condotta, da Settembre 2016 a Febbraio 2017, nei laboratori del Centro Ricerche Fiat (CRF), all’interno degli stabilimenti Magneti Marelli Powertrain di Bologna. I componenti ottimizzati verranno poi adottati dalle più importanti case automobilistiche del bacino di utenza Magneti Marelli; tra queste citiamo in prima battuta Fiat, Chrysler, Alfa Romeo, Ferrari e Maserati facenti parte dello stesso gruppo FCA, le case del gruppo PSA Peugeot, Citroën e DS, poi ancora Toyota, Mazda e quelle del gruppo Volkswagen come Audi, Bentley, Bugatti, Lamborghini e Porsche.
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