Riassunto analitico
La tesi, nella prima parte, esplora il concetto dell’omissione in ambito penalistico, ricercandone le radici storiche, culturali e ideologiche. Si evidenziano le influenze filosofiche, sociologiche che hanno plasmato il concetto stesso. Segue l’analisi della configurazione del Welfare State con l’impulso dei nuovi principi solidaristici del XX secolo. La trattazione si concentra, poi, sulla distinzione tra reati omissivi c.d. puri e impropri, sottolineando la difficoltà dottrinale circa l’inquadramento dell’omissione nella teoria del reato. Si apre, poi, una ricerca sul bene giuridico in grado di giustificare l’esistenza della fattispecie omissiva nel sistema penale. Nella seconda parte vengono analizzati entro un piano prettamente teorico gli elementi costitutivi della fattispecie propria e impropria, con particolare riguardo alla condotta omissiva nella prima e alla posizione di garanzia nella seconda, fornendo anche esempi attraverso pronunce giudiziali. Infine, in ultima parte, si delinea una ricostruzione dei fatti circa il caso d’omicidio di Marco Vannini e si indaga su alcuni punti cardine delle sentenze intervenute in merito. Si vogliono sussumere gli elementi distintivi di tale fattispecie concreta entro la struttura dell’omissione nella teoria di reato.
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