Riassunto analitico
L'elaborato analizza l'istituto del contratto a favore di terzi, disciplinato dal Codice Civile agli articoli 1411, 1412 e 1413. Ci si sofferma inizialmente sulla generale inidoneità del contratto a produrre effetti diretti nei confronti dei soggetti che rimangono estranei alla pattuizione, come sancito dal principio di relatività degli effetti contrattuali, del quale il contratto a favore di terzi rappresenta una deroga. La trattazione prosegue, tracciando l'evoluzione subita dall'istituto richiamato dal titolo nel corso dei secoli, dal diritto romano alla normativa odierna. Sopraggiunge un'analisi dettagliata degli elementi essenziali della fattispecie. In particolare, vengono esaminati i requisiti di validità del contratto, la sua natura giuridica e l'oggetto. Un’attenzione particolare viene dedicata ai soggetti coinvolti nel negozio. Da un lato, si esaminano le figure dello stipulante e del promittente, evidenziandone i ruoli e le prerogative; dall’altro, si analizza la posizione del beneficiario, ovvero il terzo, specificando il momento in cui egli acquisisce il diritto al beneficio pattuito. Vengono inoltre illustrate le conseguenze giuridiche derivanti dall’accettazione o dal rifiuto della prestazione da parte del favorito. L'elaborato studia le conseguenze che derivano dall'esecuzione della prestazione a seguito della morte dello stipulante ed illustra alcune delle principali figure contrattuali alle quali si applica soventemente lo schema del contratto a favore di terzi, fra le quali rinveniamo l'assicurazione sulla vita, il contratto di trasporto, la rendita vitalizia e il contratto preliminare. La parte conclusiva dell'elaborato espone altri istituti del diritto italiano che coinvolgono terzi ed evidenzia le differenze intercorrenti fra gli stessi ed il contratto a favore di terzi.
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