Riassunto analitico
Il presente elaborato si è proposto di operare un'analisi del complesso tema della malattia mentale. Tutti entrano nel corso della loro vita in contatto con la malattia mentale: un familiare, un amico, un collega, o anche solo perché interessati alle vicende giudiziarie che ogni giorno si susseguono nel nostro Paese. Proprio per questa ragione, dopo aver posto in essere un'analisi circa quelli che sono, in ambito clinico, i disturbi mentali maggiormente rilevanti in rapporto alla criminalità e, in particolare, quelli che sono i criteri diagnostici previsti dal DSM-5 Text Revision a cui occorre fare riferimento, per ciò che in tale sede interessa, in sede di perizia psichiatrico-forense, si è deciso di trattare del ruolo ricoperto dalla malattia mentale in ambito processualpenalistico. A questo proposito, si deciso di partire analizzando in via generale il tema dell'imputabilità e, successivamente, operare un focus sulle c.d. cause di esclusione o di diminuzione della stessa, tra le quali rientra il c.d. vizio di mente. E', infatti, in stretto rapporto con quest'ultimo che la malattia mentale assume un ruolo all'interno del diritto penale italiano, ovvero allorquando si debba valutare se il soggetto fosse, al momento di commissione del fatto, imputabile. E, proprio a questi fini, si è deciso in seguito di trattare del mezzo di prova al quale il giudice fa ricorso quando, dopo aver avuto notizia diretta o indiretta della presenza di un qualche disturbo mentale nel soggetto oppure quando si sia trattato di reati particolarmente efferati, debba accertare se, al momento del fatto, il soggetto fosse a causa di un'infermità in uno stato di mente tale da aver completamente escluso, ovvero solo grandemente scemato, la sua capacità di intendere e/o di volere. In particolare, quindi, della perizia psichiatrica e delle sue modalità esecutive. Infine, si è voluto mettere in luce il tema dello stigma legato alla malattia mentale. In primo luogo, evidenziando quelle che sono le sue tipologie, nonché l'impatto che il pregiudizio, soprattutto circa la loro pericolosità, ha sul singolo soggetto che sia affetto da un qualche disturbo mentale sia quello che ha in ambito giudiziario. Ciò in quanto, è sempre più frequente, che nella prassi giudiziaria vengano, specialmente quando siano stati commessi dei reati particolarmente violenti e efferati, richieste delle perizie psichiatriche non solo nei confronti di soggetti di cui sussista il dubbio circa la loro malattia, bensì anche solo allorquando si voglia ricercare una giustificazione all'efferatezza del crimine nella "follia" di chi lo ha commesso. Quasi come una speranza che quel crimine, con quelle modalità, possa essere soltanto una "roba da matti".
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