Riassunto analitico
Nel presente elaborato viene analizzato il percorso storico-giuridico che ha condotto all’attuale art. 416-bis c.p., rubricato “associazioni di stampo mafioso anche straniere”, esplorando i rapporti con il reato di associazione per delinquere e con il concetto più ampio di criminalità organizzata. Ci si focalizza, successivamente, sull’interpretazione dell’art. 416-bis c.p., con particolare riferimento all’analisi del metodo mafioso, nella sua dimensione statica, comprensiva della carica autonoma intimidatoria e dell’assoggettamento generico, e dinamica, composta dallo sfruttamento attivo della forza di intimidazione e dalle condizioni specifiche di assoggettamento di omertà. Si ha modo di dibattere sulla configurabilità interna al sodalizio di queste condizioni. Le tematiche oggetto di esegesi sono, inoltre, le finalità incluse nel terzo comma, la partecipazione ad associazione, le aggravanti, il rapporto tra sociologia e diritto nell’ottavo comma, nonché i beni tutelati dalla norma. Infine, si esce dall’associazione e ci si avventura nelle cosiddette contiguità mafiose, approfondendo quelle tipizzate e il tema del concorso esterno. Quest’ultimo viene esplicato tra le posizioni dottrinali a favore e quelle in senso contrario, analizzando anche quell’iter giurisprudenziale che ha portato ad una sua consolidazione nel nostro ordinamento. In conclusione, dopo aver enunciato le più importanti manifestazioni del concorso esterno, si procede a proporre alcune ipotesi di riforma, cercando di includere talune fattispecie atte a rinvigorire la tipizzazione di condotte contigue.
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