Riassunto analitico
L’interesse nell’approfondire la complessa realtà dei Minori Stranieri non Accompagnati (MSNA) è ciò che ha animato lo sviluppo dell’elaborato. Il lavoro ha lo scopo di puntare un faro sulla vulnerabilità multilivello che caratterizza queste persone, considerate le “vulnerabili più vulnerabili” in quanto minori, in quanto stranieri e in quanto soli. Partendo da un inquadramento più generale, nella prima parte del lavoro si mettono a fuoco i profili più strettamente definitori e la dimensione del fenomeno in termini numerici, a chiudere questa prima parte di testo è il tema dei MSNA cd. “irreperibili” in connessione alla questione della tratta di esseri umani. La seconda parte del lavoro è tesa ad esaminare il sistema normativo multilivello dedicato alla tutela dei minori stranieri non accompagnati a livello internazionale, di cui centrale è certamente la Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del 1989 e il contributo della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, e comunitario, in cui si è ricostruito il sistema normativo di riferimento, con uno sguardo in chiave comparatistica all’esperienze di Spagna e Francia. Terza parte del lavoro si concentra sul sistema normativo italiano, di cui protagonista è indubbiamente la legge 47/2017, meglio conosciuta come legge Zampa, che rappresenta la prima previsione legislativa esclusivamente dedicata ai MSNA. La legge del 2017 ha introdotto la figura del tutore volontario e ha disciplinato il momento – tanto complesso, quanto delicato – di accertamento dell’età del presunto minore. Nella direzione opposta, invece, sembrano andare le più recenti disposizioni adottate in tema d’immigrazioni, le quali affrontano il processo migratorio alla stregua della cd. “logica emergenziale”. Tra questi, il decreto 133/2023 che ha toccato più aspetti della disciplina: dall’accoglienza, alla procedura derogatoria per l’accertamento dell’età. Si affronta, inoltre il tema del raggiungimento della maggiore età e la transazione all’autonomia in cui sono intervenuti alcuni del più recenti decreti d’emergenza, come il decreto 113/2018 con l’eliminazione della protezione umanitaria; il decreto 20/2023 (il cd. “decreto Cutro”) e il già citato decreto 133/2023 che hanno complicato la conversione dei permessi di soggiorno; per finire si registra un episodio di cd. “schizofrenia legislativa” con riferimento al meccanismo del silenzio-assenso, dapprima abrogato dal d. 113/2018, reintrodotto dal d. 130/2020 e nuovamente abrogato dal decreto Cutro. Quarta ed ultima parte del lavoro vuole dare voce ad una realtà locale riportando la testimonianza di un operatore di Casa Alda di Modena, un centro che accoglie minori stranieri non accompagnati.
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