Riassunto analitico
La presente tesi esplora, in un’ottica giuslavoristica, diverse forme di sfruttamento della persona, con l’obiettivo di distinguere le attività lavorative da quelle in cui il lavoro viene imposto o sfruttato, violando i diritti fondamentali della persona. L’elaborato si concentra su due fenomeni distinti, ma accomunati da problematiche etiche, sociali e giuridiche: il caporalato e il lavoro sessuale. Attraverso un’analisi approfondita del quadro normativo nazionale ed europeo, la tesi esamina l’evoluzione delle misure di contrasto al caporalato, dalle prime leggi negli anni ‘50 fino alla legge n. 199 del 2016, e valuta l’efficacia degli strumenti giuridici volti a combattere lo sfruttamento del lavoro, con un focus particolare su quelli giuslavoristici. Il lavoro analizza anche il fenomeno della prostituzione, adottando una prospettiva comparativa sui diversi modelli legislativi e sugli strumenti normativi adottati nei vari Paesi per contrastare la tratta di esseri umani e tutelare i soggetti coinvolti. Si esplorano le possibilità e le implicazioni della regolamentazione del lavoro sessuale, con attenzione particolare ai diritti fondamentali dei lavoratori. L'elaborato discute le argomentazioni contrarie alla regolamentazione del lavoro sessuale, ponendo l'attenzione su problematiche sia di tipo etico che di tipo giuridico. Lo scopo della tesi è quello di analizzare la disciplina dello sfruttamento del lavoro e di porre interrogativi rispetto alla possibilità di legalizzare la prostituzione.
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