Riassunto analitico
L'obiettivo della tesi, con i suoi sei capitoli, è quello di esaminare il tema della rendicontazione della sostenibilità aziendale, ponendo un'attenzione particolare sull'introduzione dei nuovi standard europei ESRS (European Sustainability Reporting Standards), che rappresentano i nuovi principi europei per la rendicontazione della sostenibilità entrati in vigore il 31 luglio 2023. Questi principi sono stati elaborati a seguito della nuova Direttiva europea CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), adottata dalla Commissione Europea il 14 dicembre 2022, con l'obiettivo di migliorare la rendicontazione delle informazioni non finanziarie da parte delle imprese, promuovendo un quadro normativo unificato all'interno dell'Unione Europea. Inizialmente l'elaborato presenta una panoramica dello sviluppo sostenibile, analizzando la normativa di riferimento che negli ultimi decenni si è evoluta in risposta alla crescente consapevolezza ambientale e sociale da parte dei governi e delle stesse società. La sostenibilità, declinata nelle sue tre dimensioni (ambientale, sociale ed economica), viene presentata come un concetto chiave per le imprese che vogliono affrontare le sfide globali legate al cambiamento climatico, alla gestione delle risorse e all'impatto sociale delle loro attività. Questo primo capitolo fornisce anche una ricerca storica delle principali normative e iniziative internazionali e europee legate alla sostenibilità, come il Protocollo di Kyoto, l'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e l'Accordo di Parigi. Nel secondo capitolo viene trattata la nuova Direttiva CSRD che rappresenta un aggiornamento della precedente Direttiva NFRD (Non-Financial Reporting Directive). La CSRD, entrata in vigore il 5 gennaio 2023, estende notevolmente il campo di applicazione della rendicontazione non finanziaria, includendo un numero maggiore di imprese e introducendo nuovi obblighi di trasparenza relativi a tematiche ambientali, sociali e di governance. La novità della direttiva consiste anche nell’introduzione della cosiddetta "doppia materialità", ovvero l'obbligo per le aziende di comunicare sia come le questioni ambientali e sociali influenzano l’impresa, sia come le attività dell’impresa influenzano la società e l’ambiente. La parte centrale dell'elaborato tratta in dettaglio i principi ESRS, distinguendo tra quelli generali e quelli tematici. I primi due principi hanno carattere trasversale con lo scopo di indicare quelle che sono le informazioni generali che ogni principio dovrà trattare, cinque hanno carattere tematico ambientale, quattro carattere sociale e l'ultimo riguarda la governance delle imprese. Ogni principio è accompagnato da specifiche linee guida e requisiti di informativa che permettono alle imprese di rendicontare in modo coerente e completo le loro attività in termini di sostenibilità. L’elaborato offre anche un confronto tra gli standard ESRS e quelli internazionali GRI (Global Reporting Initiative), già ampiamente utilizzati dalle imprese per redigere i propri bilanci di sostenibilità. Viene condotta un'analisi del bilancio di sostenibilità di Piquadro S.p.A. redatto secondo i principi GRI, evidenziando le differenze principali rispetto agli standard ESRS. Questo confronto sottolinea come i principi ESRS siano più specifici e mirati a soddisfare le esigenze del contesto normativo europeo, mentre i GRI mantengono un approccio più generale e flessibile. Infine, il sesto capitolo dell’elaborato offre un’analisi pratica di un bilancio di sostenibilità redatto secondo i principi ESRS, utilizzando il caso della start-up Up2You.
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