Riassunto analitico
L'Intelligenza Artificiale è una tecnologia centrale nella trasformazione dei processi produttivi e sociali, con un impatto notevole sul mercato del lavoro globale. Questa tesi analizza, sia empiricamente che teoricamente, le dinamiche di diffusione dell'IA e le sue conseguenze sul lavoro umano, concentrandosi su due forze principali: la sostituibilità e la complementarietà tra IA e lavoratori. La prima parte esplora lo sviluppo delle tecnologie IA, dalle origini della logica simbolica alle moderne applicazioni di Generative AI, tracciando il percorso evolutivo che ha progressivamente migliorato le capacità dell’IA di replicare competenze umane. Viene analizzato l'impatto dell'automazione sulla riduzione della domanda di lavoro in settori caratterizzati da attività ripetitive e standardizzate, come il manifatturiero, dove la sostituibilità tecnologica ha portato a una significativa riduzione dell’occupazione a bassa qualificazione. Parallelamente, l’automazione ha generato nuove opportunità occupazionali in settori emergenti, che richiedono una continua interazione tra lavoratori altamente specializzati e macchine intelligenti, dando vita a dinamiche di complementarietà che elevano le competenze richieste e incrementano la produttività. La tesi esamina poi le differenze regionali nell'adozione dell'IA, con i Paesi sviluppati che traggono maggior beneficio dall’integrazione di queste tecnologie, a differenza dei Paesi in via di sviluppo, dove si riscontrano minori capacità di sfruttare appieno le sue potenzialità a causa di tassi di adozione inferiori e una forza lavoro meno qualificata. Questo scenario approfondisce il divario digitale globale tra le economie avanzate e quelle emergenti. Nella rassegna, la tesi discute il concetto di displacement effect, cioè la sostituzione dei lavoratori da parte delle macchine in compiti tradizionali, come descritto da studiosi quali Acemoglu e Restrepo. Vengono analizzate anche le forze "countervailing" che possono bilanciare gli effetti negativi dell’automazione, come l’aumento della produttività e l’accumulo di capitale, che creano nuove opportunità di lavoro in settori complementari all’automazione. Un altro tema trattato riguarda l’impatto dell’IA sui salari. Nonostante l’automazione abbia ridotto l'occupazione in settori come il manifatturiero, essa ha contribuito anche all’aumento della produttività e dei salari in lavori ad alta qualificazione, dove l'IA si affianca al lavoro umano. Le differenze regionali e settoriali vengono esaminate per dimostrare come la polarizzazione del mercato del lavoro sia accentuata dalla diffusione delle tecnologie avanzate. In una prospettiva di lungo termine, la tesi evidenzia l'importanza della riqualificazione professionale per affrontare il fenomeno del skills mismatch e prevenire la disoccupazione strutturale causata dall’automazione. L'analisi empirica basata su dati LFS valuta la penetrazione tecnologica dell'IA nei vari settori economici, utilizzando l'indice di Felten per misurare l'esposizione occupazionale e verificare l'esistenza di effetti di sostituzione e complementarietà. In conclusione, la tesi dimostra come l’IA rappresenti una forza dirompente che trasforma il mercato del lavoro, offrendo però anche nuove opportunità per chi sarà in grado di adattarsi e sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie.
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Abstract
Artificial Intelligence is a central technology in the transformation of production and social processes, with a significant impact on the global labor market. This thesis analyzes, both empirically and theoretically, the dynamics of AI diffusion and its consequences on human labor, focusing on two main forces: the substitutability and complementarity between AI and workers. The first part explores the development of AI technologies, from the origins of symbolic logic to modern applications of Generative AI, tracing the evolutionary path that has progressively improved AI's ability to replicate human skills.
The impact of automation on reducing labor demand in sectors characterized by repetitive and standardized activities, such as manufacturing, is examined, where technological substitutability has led to a significant reduction in low-skilled employment. At the same time, automation has generated new job opportunities in emerging sectors that require continuous interaction between highly specialized workers and intelligent machines, creating dynamics of complementarity that raise the skill requirements and increase productivity.
The thesis then examines regional differences in AI adoption, with developed countries benefiting more from the integration of these technologies, unlike developing countries, which face lower adoption rates and a less skilled workforce, thus being less able to fully exploit AI's potential. This scenario deepens the global digital divide between advanced and emerging economies.
In the literature review, the thesis discusses the concept of the displacement effect, which refers to the replacement of workers by machines in traditional tasks, as described by scholars such as Acemoglu and Restrepo. It also analyzes the "countervailing" forces that can balance the negative effects of automation, such as increased productivity and capital accumulation, which create new job opportunities in sectors complementary to automation.
Another theme explored is the impact of AI on wages. Although automation has reduced employment in sectors like manufacturing, it has also contributed to increased productivity and wages in high-skilled jobs, where AI complements human labor. Regional and sectoral differences are examined to demonstrate how the polarization of the labor market is accentuated by the spread of advanced technologies.
From a long-term perspective, the thesis highlights the importance of professional retraining to address the phenomenon of skills mismatch and prevent structural unemployment caused by automation.
The empirical analysis based on LFS data assesses the technological penetration of AI in various economic sectors, using the Felten index to measure occupational exposure and verify the existence of substitution and complementarity effects.
In conclusion, the thesis demonstrates how AI represents a disruptive force that transforms the labor market, but also offers new opportunities for those who can adapt and leverage the potential of new technologies
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