Riassunto analitico
Questa tesi di ricerca si focalizza sull'organizzazione delle reti oncologiche in Italia e in Europa, con particolare attenzione ai modelli assistenziali e alle differenze tra le regioni italiane. Il lavoro analizza le sfide poste dal cancro, una delle principali cause di morte a livello globale, e descrive i progressi significativi nella prevenzione, diagnosi e trattamento della malattia. In particolare, si evidenziano i miglioramenti ottenuti nella sopravvivenza dei pazienti oncologici grazie all'adozione di terapie avanzate e a un approccio multidisciplinare che coinvolge vari specialisti. L'Italia, in questo contesto, emerge come uno dei paesi leader nella ricerca oncologica, con un sistema che ha saputo rispondere in modo efficace all'emergenza della malattia. La tesi esplora i modelli organizzativi regionali, come il Comprehensive Cancer Care Network, esaminando l'efficienza di tali reti oncologiche e il loro impatto sulla qualità dell'assistenza. Vengono inoltre analizzate le disparità tra Nord e Sud Italia, in termini di qualità delle cure e accesso alle risorse, nonché la mobilità sanitaria oncologica, che vede molti pazienti del Sud doversi spostare verso il Nord per ricevere trattamenti migliori. La ricerca propone diverse soluzioni per ridurre queste disuguaglianze, sottolineando l'importanza di una maggiore integrazione tra ospedali e territorio, il potenziamento delle risorse finanziarie e umane e una migliore organizzazione delle reti locali. Nel capitolo conclusivo, viene approfondito il tema della prevenzione come fondamento per il miglioramento del modello assistenziale. Si descrive inoltre il processo di collaborazione con l’ASL di Modena, che ha fornito il dataset su cui si basa l’analisi empirica della tesi. Tale analisi è stata condotta sugli screening oncologici della provincia di Modena, consentendo di verificare l'efficacia del sistema territoriale nella prevenzione e nella diagnosi precoce del cancro, elementi chiave per il successo dei trattamenti.
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