Riassunto analitico
Il termine "project economy", coniato nel 2019, sottolinea l'importanza di un approccio progettuale nelle aziende, già riconosciuto all'inizio del secolo come cruciale per la generazione di valore. Questa metodologia incrementa la flessibilità e la rapidità nel raggiungere obiettivi grazie a una pianificazione attenta, stimolando i team a orientarsi verso la mission aziendale. L'implementazione della project economy richiede strumenti di Project Management come il Project Charter, la Work Breakdown Structure e la matrice RACI, insieme alla stima dei tempi e dei costi e un'attenta analisi del rischio per evitare ritardi e conseguenze negative. Kerakoll S.p.A., fondata nel 1968 da Romano Sghedoni, è diventata leader nel settore dei materiali per l’edilizia, basando la propria strategia su cinque driver: sostenibilità, affidabilità, innovazione, network e competitività. Il pilastro principale è la sostenibilità, che ha portato l'azienda a diventare società benefit nel 2021 e a ricevere la certificazione B Corp nel 2023. L'azienda è orientata al miglioramento continuo, con un reparto di Ricerca e Sviluppo (R&D) suddiviso in dieci aree specializzate per garantire la qualità e seguire i driver strategici. In questo contesto, la pianificazione è essenziale per concretizzare la strategia e creare un vantaggio competitivo; viene usato il software Wrike, che ottimizza la gestione delle risorse e dei progetti con strumenti come diagrammi di Gantt, report e dashboard. In Kerakoll R&D, ogni settore ha uno spazio su Wrike per progetti e attività continuative, permettendo alle risorse di monitorare il carico di lavoro e i KPI. Una prima analisi ha identificato la necessità di pianificare il tempo adeguato per ogni progetto, ottimizzare il carico di lavoro e gestire il flusso dei progetti. Sono state raccolte informazioni tramite interviste a responsabili e k-user per comprendere le necessità e reazioni ai nuovi metodi di pianificazione. I riscontri sono stati allineati con i miglioramenti identificati, integrando un'analisi dei KPI aziendali e visualizzazioni di scenari a breve e lungo termine per valutare nuovi progetti. I risultati delle interviste sono stati ordinati per priorità e incidenza, per poi soddisfare le richieste tramite report. Il primo, "Carico di lavoro e gestione delle risorse", analizza i tempi pianificati e consuntivi per ogni settore e progetto, mentre il secondo, "Dati relativi ai progetti", monitora i KPI aziendali. È stato infine creato uno storico del tempo pianificato per migliorare la schedulazione negli anni. Questi report sono stati implementati inizialmente in un settore pilota e poi personalizzati per ogni area, includendo miglioramenti come il Lead Time medio dei progetti e adattamenti specifici per i settori trasversali. Un questionario finale ha raccolto feedback sulla nuova metodologia di pianificazione, risultata utile e comprensibile, con suggerimenti per ulteriori ottimizzazioni. I report sono stati adattati anche per la consociata indiana di Kerakoll, mirati a rendere R&D India più autonoma e responsabile. L'ultima attività del progetto è stata l’integrazione dell’analisi dei rischi in Wrike, permettendo di simulare scenari tramite la dilatazione dei tempi dei progetti e riorganizzare le risorse in caso di imprevisti. In conclusione, il progetto presso Kerakoll ha ottimizzato la pianificazione e l'organizzazione delle attività, confermando l'importanza della project economy per un'azienda leader mondiale.
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