Riassunto analitico
La tesi analizza l’impatto della riforma del 2023 nel settore degli appalti pubblici italiani, introdotta con il Decreto Legislativo n. 36. L’obiettivo è valutare l'efficacia delle misure adottate per rafforzare i principi di concorrenza, trasparenza ed efficienza, pilastri del diritto amministrativo europeo. In particolare, la riforma punta a semplificare le procedure di gara e aumentare la tracciabilità attraverso strumenti digitali come la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici e la Piattaforma Unica della Trasparenza. Tuttavia, i dati raccolti nei primi mesi del 2024 mostrano che, nonostante i progressi nella digitalizzazione, persistono criticità legate alla partecipazione degli operatori economici e alla visibilità delle gare, soprattutto per le PMI. La tesi si articola in tre capitoli: il primo esamina i principi fondamentali del diritto amministrativo; il secondo si concentra sul confronto tra le normative europee e italiane, evidenziando disallineamenti; il terzo capitolo analizza i risultati della riforma, mettendo in luce i suoi punti di forza e di debolezza. Le conclusioni sottolineano che, sebbene la riforma rappresenti un passo avanti, il sistema italiano degli appalti pubblici è ancora lontano dal raggiungere gli standard di efficienza e trasparenza auspicati. Sarà necessario proseguire con un monitoraggio costante delle misure, investendo ulteriormente nella formazione e nello sviluppo delle piattaforme digitali per garantire un sistema più moderno e competitivo.
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