Tipo di tesi |
Tesi di laurea magistrale |
Autore |
ROSSI, FRANCESCA
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URN |
etd-06222018-223129 |
Titolo |
GLI ANEURISMI DELL’AORTA ADDOMINALE ROTTI: IL TRATTAMENTO CHIRURGICO NEGLI ULTIMI DIECI ANNI |
Titolo in inglese |
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Struttura |
Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze |
Corso di studi |
MEDICINA E CHIRURGIA (D.M.270/04) |
Commissione |
Nome Commissario |
Qualifica |
LONARDI ROBERTO |
Primo relatore |
SILINGARDI ROBERTO |
Correlatore |
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Parole chiave |
- aneurisma
- aorta
- chirurgia vascolare
- EVAR
- rottura di aneurisma
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Data inizio appello |
2018-07-18 |
Disponibilità |
Accessibile via web (tutti i file della tesi sono accessibili) |
Riassunto analitico
INTRODUZIONE: La rottura dell’aneurisma dell’aorta addominale (rAAA) rappresenta la principale e più grave complicanza della patologia aneurismatica dell’aorta, caratterizzata da una mortalità complessiva del 80-90%. Il trattamento è esclusivamente chirurgico e prevede due diversi approcci: la chirurgia tradizionale “open” ed il trattamento endovascolare (EVAR), scelti in base allo stato clinico ed emodinamico del paziente all’arrivo in ospedale, alle comorbidità ed alle caratteristiche anatomiche dell’aneurisma. OBIETTIVO: confrontare retrospettivamente i risultati immediati, a 30 giorni e dopo 30 giorni di due gruppi di pazienti trattati in emergenza per rottura di aneurisma dell’aorta addominale, rispettivamente con intervento chirurgico tradizionale ‘open’ e con riparazione endovascolare. MATERIALI E METODI: sono stati esaminati in totale 146 pazienti con rottura di aneurisma dell’aorta addominale confermata in TAC, trattati presso la chirurgia vascolare di Modena tra gennaio 2007 e dicembre 2017. I pazienti con AAA sintomatici o acuti (ma non rotti) non sono stati inclusi in questo studio. 96 pazienti sono stati sottoposti a EVAR e 50 a riparazione a cielo aperto. Il 28% dei pazienti sono stati classificati come emodinamicamente instabili all'arrivo (EVAR, 29%, OPEN, 25%) ed il 72% come stabili (EVAR, 71%, OPEN, 75%). Il 49% delle procedure EVAR è iniziato in anestesia locale e il 100% delle riparazioni aperte si è verificato in anestesia generale. Complessivamente gli end point primari dello studio sono stati il successo tecnico della procedura chirurgica, la mortalità a 30 giorni, la mortalità dopo 30 giorni, il tasso generale di reinterventi e le complicanze.
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Abstract
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