Riassunto analitico
Il principio di uguaglianza è ormai consolidato da tempo nella legislazione comunitaria e italiana. Ad oggi, però, fatica ancora ad istaurarsi all’interno dei vari ambiti della società, compreso quello professionale. Le donne hanno da sempre ricoperto un ruolo marginale nel mondo del lavoro e ciò non ha fatto altro che portare ad un continuo costruirsi di stereotipi di genere nel nostro vivere quotidiano, i quali si riflettono in tutti i settori della vita. Tali stereotipi portano alle cosiddette discriminazioni basate sul genere che possono, in realtà, riguardare entrambi i sessi, ma nella maggior parte dei casi sono le lavoratrici ad essere penalizzate e danneggiate da tali condotte: dalle disparità salariali alle molestie; alla limitazione nel ricoprire cariche dirigenziali; fino agli ostacoli che una donna può incontrare nell’accesso al mercato del lavoro – dovuti spesso alle responsabilità di cura e familiari che gravano maggiormente su di essa. Trattasi di numerose disuguaglianze a cui si sta cercando di far fronte con un impegno sempre maggiore, sia in Europa che in Italia. Nonostante i progressi legislativi e culturali, la parità di genere rimane un obiettivo ancora lontano, con disparità significative che si manifestano in vari ambiti lavorativi. Alla luce di un siffatto contesto, il presente elaborato si propone di esaminare in dettaglio i vari aspetti di questo complesso fenomeno, con un focus specifico sulla normativa comunitaria e italiana; sul tema delle pari opportunità; sul problema del gender pay gap e sulle politiche mirate a ridurre tali disuguaglianze. Inoltre, verranno anche analizzate le procedure giudiziali che una vittima di discriminazione sessuale sul lavoro può intentare per far valere i propri diritti. Lo scopo della presente tesi è dunque quello di fornire una panoramica dettagliata delle questioni relative alle discriminazioni di genere nel mercato del lavoro e offrire spunti di riflessione sul tema. Nello specifico, il primo capitolo sarà dedicato all’analisi dei concetti di uguaglianza e discriminazione e dello sviluppo della normativa comunitaria e italiana in tema di parità di genere. Verranno quindi esaminati i vari trattati, le direttive europee, la giurisprudenza della Corte di giustizia e le varie leggi che hanno contribuito a formare il quadro giuridico attuale. Si farà inoltre richiamo anche all’International Labour Organization e agli interventi da questa attuati, volti a garantire la parità. Il secondo capitolo, a seguire, approfondirà il tema delle pari opportunità e delle azioni positive, in cui verranno esamine le varie politiche e iniziative volte a promuovere un ambiente di lavoro equo e privo di discriminazione, nonché mirate a risollevare l’occupazione femminile – molto più bassa rispetto a quella maschile, soprattutto dopo la pandemia di Covid-19. Ancora, si analizzeranno le varie strategie intraprese dalle aziende per facilitare l’inclusività e il grande divario retributivo che intercorre tra uomini e donne con le relative statistiche. Infine, il terzo capitolo illustrerà le possibili azioni giudiziali che possono essere intentate dalle vittime di discriminazioni sui luoghi di lavoro e le tutele predisposte dall’ordinamento italiano. Si approfondiranno i procedimenti giudiziali e stragiudiziali e i vari ostacoli che possono incontrare le vittime che cercano di ottenere giustizia alla luce delle correnti evoluzioni normative.
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